Il ministro Schaeuble: "Tutta colpa della brama di fama e riconoscimento. Oggi ne vediamo i risultati. Ma la Germania uscirà più forte da questa crisi"
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"Alla fine Volkswagen non sarà più quello che era". Lo ha affermato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble parlando alla "RedaktionsNetzwerk Deutschland". "E' anche la brama di fama e riconoscimento", secondo il ministro a giocare un ruolo. "Si rimane senza parole di fronte a questo, e si vede sempre di nuovo come va a finire", ha aggiunto. "Usciremo più forti anche da questa crisi. Noi impariamo dalle crisi", ha concluso Schaeuble.
Schaeuble è dunque convinto che lo scandalo dovuto alle manipolazioni dei dati del colosso automobilista non penalizzerà l'economia del Paese.
Si allargano le dimensioni dello scandalo - I numeri che emergono dalla vicenda sono sempre più impressionanti. Quasi 1,2 milioni i veicoli presenti sul mercato britannico che potrebbero essere coinvolti nello scandalo, secondo quanto riconosce la stessa casa tedesca citata dalla Bbc. In questo numero sono inclusi i pulmini della Volkswagen e vetture diesel Audi, Seat e Skoda. L'azienda si è impegnata a fornire a breve i numeri di identificaizone dei veicoli, in modo che concessionari e officine possano richiamare i proprietari per controlli e interventi.
Sospetti sul top manager Neusser - E in ferie forzate finisce un top manager del gruppo insieme con una decina di dipendenti, come risultato di un'inchiesta interna. Secondo la Sueddeutsche Zeitung, dalle indagini sarebbe infatti emerso che il responsabile dello Sviluppo, Heinz Jakob Neusser, pezzo da novanta della dirigenza del colosso dell'auto tedesca, sarebbe stato avvertito delle irregolarità da un tecnico già nel 2011. Delle ferie per i dipendenti parla Spiegel online.