Londra -2,83%. Francoforte -2,95%. Parigi-3,19%. Atene, all'indomani dell'annuncio di dimissioni di Tsipras, perde il 2,49%. Male anche Wall Street: -3,11%
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L'ennesima conferma del rallentamento dell'economia cinese ha mandato a fondo le Borse asiatiche che hanno trascinato in ribasso le Piazze europee. Nella seduta di venerdì il "ciclone" Cina e gli scossoni sulle valute dei Paesi emergenti hanno fatto bruciare all'Europa 260 miliardi di euro. Piazza Affari ha chiuso con l'indice Ftse Mib in calo del 2,83% a 21.746 punti mentre il Ftse All Share ha lasciato sul terreno il 2,78% a 23.378 punti.
I miliardi "bruciati" corrispondono al -3,3% registrato dall'indice Stoxx 600, che contiene i principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente. Le Borse europee sono tenute in scacco anche dall'incertezza sulla crescita, dal calo del greggio e dalle dimissioni del premier greco Alexis Tsipras
Forte ribasso per la Borsa di Londra, con l'indice Ftse 100 che è arretrato del 2,83% a 6.187 punti. Male anche Francoforte, con l'indice Daxche che ha perso il 2,95% scivolando a 10.289 punti. Ancora peggio ha fatto Parigi, con l'indice Cac 40 che ha chiuso a -3.19% scendendo a 4.630 punti.
E, all'indomani delle dimissioni di Tsipras, anche la Borsa di Atene ha chiuso le contrattazioni in rosso. L'indice Bs Ase ha lasciato sul campo il 2,49% a 635 punti. Male i titoli bancari, da Alpha (-7,07%) e National Bank of Greece (-5,82%) ad Eurobank (-4,55%). In controtendenza Piraues Bank (+2,08%).
Disastro annunciato - Il venerdì si era preannunciato nero già a Oriente, dove i timori sulla tenuta dell'economia e le turbolenze finanziarie in Cina hanno pesato su Tokyo (-2,98%) e l'indice Nikkei è scivolato sotto quota 20mila per la prima volta da metà luglio. Shanghai è arrivata a perdere fino al 4% in scia al dato sul Pmi. Il settore manifatturiero cinese ha subito il rallentamento più brusco degli ultimi sei anni, confermando il difficile momento della seconda economia del mondo.
New York chiude negativa: 3,1% - Chiusura negativa per Wall Street. Il Dow Jones perde il 3,11% a 16.462,69 punti, il Nasdaq cede il 3,52% a 4.706,04 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,2% a 1.971 punti: il Dow Jones perde nella seduta più di 530 punti e chiude la sua peggiore settimana dal 2011. Il listino entra in fase di correzione, ovvero ha perso più del 10% rispetto al record più recente.