Tra le città coinvolte Milano, Genova e Napoli. L'irregolarità nel calcolo della quota variabile del tributo è stata svelata da un deputato M5s. Il ministero dell'Economia: "Già previste modalità di rimborso"
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I cittadini di diversi Comuni italiani, tra cui Milano, Genova, Napoli e Cagliari, hanno pagato negli ultimi 5 anni più del dovuto la Tari. Un errore nel computo della quota variabile della tassa comunale sui rifiuti ha fatto lievitare a dismisura il prelievo, in alcuni casi fino al doppio. E' stato il sottosegretario all'Economia Pier Carlo Baretta a svelare l'irregolarità. Fonti del Mef replicano: "A breve ci sarà un chiarimento su corretta applicazione".
La Tari comprende una quota fissa e una variabile. La prima è in proporzione ai metri quadrati dell'abitazione mentre la seconda cresce secondo il numero dei membri della famiglia. L'errore è stato commesso sulla quota variabile, che andrebbe calcolata una sola volta sull'insieme di casa e pertinenze immobiliari, tenuto conto del numero dei familiari. I Comuni accusati di aver gonfiato per errore la tassa l'avrebbero applicata tante volte quante sono le pertinenze dell'abitazione.
La bufera è scoppiata in seguito ad un'interrogazione parlamentare rivolta dal deputato M5s Giuseppe L'Abbate al sottosegretario Baretta. Il gruppo del M5s in Consiglio comunale genovese sulla sua pagina Facebook scrive: "Grazie all'interrogazione del nostro parlamentare L'Abbate è venuto fuori che molti Comuni italiani, tra cui Genova, avrebbero commesso un gravissimo errore sul calcolo della Tari facendo lievitare a dismisura il prelievo sulla tasse dei rifiuti a spese di milioni di famiglie italiane. Come Movimento 5 Stelle Genova ci siamo già attivati per chiedere alla giunta Bucci di verificare immediatamente il procedimento di calcolo sulla Tari del Comune di Genova e se l'errore verrà riscontrato, di avviare subito un percorso per il rimborso del non dovuto a tutta la cittadinanza".
I consumatori sono ora sul piede di guerra e minacciano azioni collettive. Il Movimento difesa del cittadino, che da tempo denunciava irregolarità nell'applicazione della Tari, ha deciso di lanciare attraverso i suoi sportelli territoriali la campagna "SOS Tari" per chiedere ai Comuni di indennizzare i contribuenti per le somme versate illegittimamente.
Fonti Mef: "A breve chiarimento su giusta applicazione" - Il Dipartimento Finanze del ministero dell'Economia emanerà "in tempi molto brevi un documento di chiarimento sulle modalità di corretta applicazione della Tari". E' quanto si apprende da fonti Mef che precisano come siano già previste modalità per chiedere i rimborsi qualora un comune non applichi la tassa sui rifiuti in maniera corretta.