"Migliora anche la situazione occupazione mentre continua il percorso di riforme strutturali nonostante il peggioramento del quadro internazionale"
"Nel 2015, dopo tre anni consecutivi di contrazione, l'economia italiana è tornata a crescere. Nel 2016 la ripresa continuerà e si consoliderà". Lo ha detto Pier Carlo Padoan in audizione sul Def alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Principale obiettivo della strategia del governo, ha sottolineato il ministro dell'Economia, "è il rilancio della crescita e dell'occupazione". E sulle pensioni, ha assicurato Padoan, "ci sono margini per ragionare".
La situazione del lavoro migliora, ha sottolineato Padoan, come anche "i conti pubblici", mentre "la pressione fiscale scende" grazie a "una politica fiscale rigorosa, a misure espansive e riforme strutturali" che continuano nonostante il peggioramento del quadro internazionale. Il rallentamento dell'economia mondiale è infatti stato indicato da osservatori, analisti e istituzioni come uno dei rischi che gravano sulle prospettive della crescita italiana nel 2016.
Quattro gli strumenti per continuare sulla via del rilancio, ha sottolineato il ministro: lo stimolo agli investimenti pubblici e privati; il consolidamento delle finanze pubbliche; la riduzione del carico fiscale associato a una costante spending review; il miglioramento della capacità competitiva del sistema.
In audizione, il numero uno di Via XX Settembre ha poi precisato che la crescita del Pil "ha decelerato nella seconda metà del 2015 ma nel primo trimestre 2016 sembra aver ripreso slancio".
"Calo debito obiettivo prioritario" - "La riduzione dello stock di debito delle amministrazioni pubbliche resta obiettivo prioritario del governo e fondamentale per la fiducia dei mercati", ha detto Padoan, spiegando che per la prima volta nel 2016 il debito calerà e che "il processo di riduzione del rapporto rispetto al Pil si accentuerà nei prossimi anni". E' stato poi confermato che l'intenzione del governo è quella di "sterilizzare" per intero le clausole di salvaguardia per il 2017 per 0,9 punti di Pil.
Pensioni, "ci sono margini di miglioramento" - Padoan ha toccato anche il tema pensioni dicendo che "ci sono margini per ragionare sugli strumenti e sugli incentivi, e sui legami tra sistema pensionistico e mercato del lavoro in modo da migliorare le possibilità" sia di chi deve entrare sia di chi deve uscire. Il ministro ha affermato di essere "sicuramente favorevole a un ragionamento complesso" sul tema e "aperto a fonti di finanziamento complementare" per eventuali misure, come quello, suggerito nelle domande dei parlamentari, di un ruolo del sistema creditizio.