Già venerdì il pacchetto di riforme dovrebbe essere sottoposto al Parlamento di Atene per ottenere un primo via libero e dimostrare così la buona volontà del Paese
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L'Eurogruppo ha fatto sapere di aver ricevuto dal governo greco una nuova proposta per un pacchetto di riforme. Già venerdì il piano dovrebbe essere presentato al Parlamento di Atene per ottenere un primo via libero e dimostrare così la buona volontà della Grecia di intraprendere il percorso di riforme. Il piano ha un valore di 12 miliardi di euro.
Starà ora all'ex Troika analizzare il piano presentato dal governo Tsipras per poterne discutere già sabato durante l'Eurogruppo.
Nel piano accolte molte richieste dell'ex Troika - Addio alle baby pensioni e al tanto difeso sconto Iva per le isole, aumento delle tasse sul lusso e sugli armatori, ma i tagli alla difesa restano contenuti e gli obiettivi di bilancio andranno rivisti con le istituzioni. Il piano di riforme offerto dal governo greco e arrivato a Bruxelles, è simile all'ultima offerta del presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker e vi sono concessioni importanti, ma alcuni punti potrebbero ancora non piacere all'ex Troika.
Iva - L'iva garantirà un gettito dell'1% del Pil all'anno, e includerà nell'aliquota standard del 23% ristoranti e catering. Una aliquota ridotta del 13% si applicherà a cibo, energia, alberghi e acqua, e una super-ridotta al 6% a farmaci, libri e teatro. Si elimina lo sconto per le isole entro il 2016, partendo da quelle a reddito più elevato e turistiche, ed escludendo quelle più remote.
Misure fiscali strutturali - Abolite le agevolazioni sulla benzina per gli agricoltori e i trattamenti fiscali "preferenziali" ad agricoltori e armatori. Aumento della tassa sulle imprese dal 26% al 28%, con un anticipo di pagamento del 100% sui loro profitti. Aumento del contributo di solidarietà e revisione della tassa sulle proprietà dopo l'aggiustamento del valore catastale, aumento della tassa di lusso dal 10% al 13% retroattiva al 2014. Tagli alla difesa di 100 milioni di euro nel 2015 e 200 milioni nel 2016. Introduzione della tassa sugli spazi pubblicitari in tv.
Pensioni - Via le pensioni anticipate, e forti disincentivi e penalità per chi continui ad optare per delle baby pensioni. Progressivo innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni entro il 2022. Abbandono progressivo del contributo di solidarietà alle pensioni più povere (Ekas) entro il 2019. Aumento del contributo sanitario per pensionati dal 4% al 6%.
Mercato del lavoro - Nuova legislazione su contrattazione collettiva entro fine 2015, ma da decidere con le istituzioni dell'ex Troika.
Privatizzazioni - Il governo procederà entro ottobre con le privatizzazioni degli aeroporti regionali, del porto del Pireo e degli scali di Salonicco e Hellinikon.
Le istituzioni pronte ad aprire sul debito - Di fronte ad uno sforzo più importante del Governo Tsipras, le istituzioni aprono sul debito: "Le proposte di Atene devono essere accompagnate da una proposta realistica dei creditori sulla sostenibilità del debito per creare una situazione 'win win'", ha detto il presidente Tusk. La situazione resta comunque delicata, tanto che il Fmi invita a "un'azione politica tempestiva" per gestire il contagio, qualora le cose dovessero andare male.
Nuova Democrazia, sì ad accordo con creditori - Il principale partito di opposizione greco, quello dei conservatori di Nea Dimokratia, dice sì all'accordo con i creditori internazionali. Il presidente di ND Evangelos Meimarakis ha spiegato che "ci deve essere un accordo che ci mantiene nell'Euro e in Europa. Noi non solo diciamo sì alla richiesta del premier, anzi chiediamo che si eviti l'uscita da Euro ed Europa".