ULTIMO TENTATIVO?

Grecia, offerta in extremis di Juncker Tsipras invia la sua controproposta

Dopo un primo rifiuto, il premier greco riconsidera il piano dell'ultimo minuto. La Merkel: non vedo segnali concreti. Il ministro Varoufakis è chiaro: oggi non pagheremo il Fmi

30 Giu 2015 - 15:23

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Il presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker ha fatto un'offerta dell'ultimo minuto ad Atene per arrivare a un accordo entro la mezzanotte, quando scadrà il piano di aiuti. Il premier ellenico Alexis Tsipras ha rilanciato inviando una lettera per illustrare la sua controproposta. Per il presidente del gruppo S&d all'Europarlamento Gianni Pittella "si è aperto uno spiraglio". Ma Varoufakis è chiaro: "Oggi non pagheremo Fmi".

Per la Merkel "è troppo tardi" -"Stanotte a mezzanotte scade il programma, io non conosco altri segnali concreti". Lo ha detto Angela Merkel a Berlino in conferenza stampa. "C'è ancora spazio per trattare - ha precisato - ma non vedo soluzioni. Naturalmente anche dopo mezzanotte non taglieremo fili del dialogo, o non saremmo l'Unione europea. La porta resta aperta".

Berlino: "Nessun rischio di contagio per l'italia" - Ancora, fonti del governo tedesco assicurano: "Non vediamo un rischio contagio sull'Italia", a proposito di un'eventuale uscita della Grecia dall'euro. Roma "ha fatto diverse riforme, ha un governo serio". E aggiungono: "E' troppo tardi per un prolungamento del programma", sottolineando che a questo punto "non sarebbe fattibile" da un punto di vista procedurale nelle poche ore di tempo a disposizione.

Pittella spera ancora: "Si è riaperto il dialogo" - "Juncker ha elaborato una proposta migliorativa su pensioni e lavoro che non è stata respinta da Atene - spiega l'europarlamentare dopo che Renzi ha assicurato che l'Italia è al riparo da qualsiasi rischio default -, la stanno esaminando, e speriamo in un sì nelle prossime ore".

E Tsipras riconsidera l'offerta Ue - Dopo la proposta di Juncker, in un primo momento Tsipras aveva opposto un rifiuto e detto che avrebbe comunque votato No al referendum di domenica. Ha successivamente riconsiderato la sua posizione, come riferisce ancora Kathimerini, in relazione all'offerta del presidente della Commissione. Così, mentre si conferma che la Grecia non rimborserà il prestito all'Fmi, arriva una ulteriore possibilità in extremis. Secondo le fonti citate dal giornale, se Tsipras accettasse l'offerta, dovrebbe farlo per iscritto entro la giornata, in tempo per convocare un Eurogruppo d'emergenza per approvare l'intesa, e dovrebbe impegnarsi a fare campagna per il Sì nel referendum. Al telefono con Tsipras, Juncker gli avrebbe detto che questo è un tentativo dell'ultimo minuto che "sta ai greci accettare".

Portavoce Ue: "Al lavoro fino all'ultimo - La portavoce della Commissione Margaritis Schinas dice che "la Ue non abbandonerà il popolo greco e la porta resta aperta, ma il tempo sta scadendo". E sottolinea che l'esecutivo "lavorerà per una soluzione fino all'ultimo minuto". Aggiunge poi che la Commissione "è pronta a guidare" il processo per un piano di investimento da 35 miliardi.

L'offerta di Juncker prevederebbe in particolare l'Iva al 13% per gli alberghi e le strutture turistiche - Il tetto previsto nella proposta greca poi respinta dalla ex troika, che chiedeva il 23%. Sempre se l'offerta fosse accettata, riferisce il giornale, i ministri delle finanze dell'Eurozona potrebbero fare una dichiarazione per la quale un impegno già preso nel 2012, in cui si prendeva in considerazione una dilazione nel pagamento delle scadenze del debito, abbassamento dei tassi di interesse ed estensione di una moratoria sui pagamenti verso la zona euro sarebbe applicato dal prossimo ottobre. Un portavoce greco ha spiegato che la proposta è stata ascoltata "con interesse". La decisione del premier sul voto di domenica referendum però non sarebbe cambiata.

Oggi la scadenza del pagamento del debito - Dopo il lunedì nero delle Borse europee, oggi Atene avrebbe dovuto rimborsare i prestiti ricevuto dal Fondo monetario internazionale con 1,7 miliardi di euro dopo che, il 4 giugno, la Grecia aveva informato lo stesso Fondo dell'intenzione di accorpare i quattro pagamenti. A mezzanotte scade anche il programma di aiuti Ue-Bce-Fmi e dal primo luglio la Grecia non ha più un ombrello finanziario a proteggerla.

Padoan: "Referendum? Massimo rispetto" - Sul referendum proposto dal governo di Atene interviene anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, dicendo: "Massimo rispetto per la decisione del popolo e del governo greco, l'aspettiamo". E aggiunge: "L'Italia lavorerà perché l'Eurogruppo abbia un rapporto positivo con il governo greco qualunque esso sia". E sull'ipotesi di un derby euro-dracma? "Mi pare una buona definizione".

"Rafforzare l'euro" - "Qualunque sia il risultato" della crisi greca, riprende, "è indispensabile accelerare l'integrazione dell'unione monetaria, che è la migliore risposta alla situazione che stiamo vivendo soprattutto nel lungo periodo, per metterla al riparo da shock importanti". Il ministro sottolinea poi che "le prime misure da prendere sono quelle per il completamento dell'unione bancaria, senza la quale la moneta comune non può andare bene".

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