Barbagallo (Uil): "Se si continua nelle logiche di ridimensionamento delle attività produttive, il Paese non ha prospettive di crescita". Landini (Cgil): "Ripristinare condizioni per avviare una trattativa vera"
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"La riduzione dell'occupazione negli stabilimenti Ilva è inaccettabile ed è insostenibile, sia dal punto di vista sociale, sia dal punto di vista economico". Lo afferma il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, alle cui parole hanno fatto eco quelle del segretario confederale della Cgil, Maurizio Landini: "Credo sia una base di confronto non accettabile". Indetto per lunedì uno sciopero di 24 ore dei lavoratori dello stabilimento di Taranto.
Barbagallo: "Tutti rispettino i patti" - "Noi vogliamo dare continuità alla produzione in un contesto in cui si salvaguardino tutti gli addetti e si pongano le premesse per il risanamento ambientale. Tutti i soggetti coinvolti, dunque, rispettino i patti: noi non siamo disponibili a fare sconti", prosegue Barbagallo. "Se si continua nelle logiche di ridimensionamento delle nostre attività produttive strategiche - precisa il segretario generale della Uil -, il Paese non ha una prospettiva di crescita e la cosiddetta ripresa economica e occupazionale diventa solo una chiacchiera".
Landini: "Progetto industriale non regge se si riducono i diritti" - "Non si può pensare che un progetto industriale regga se si riducono i diritti delle persone che vi lavorano e non si garantisce l'occupazione per tutti". E' la precisazione di Maurizio Landini dopo la lettera di Am InvestCo che prospetta 4 mila esuberi all'Ilva. "Bisogna ripristinare le condizioni per poter avviare una trattativa vera - aggiunge -. Lo stesso governo deve assumersi le sue responsabilità. Noi sosteniamo la decisione e il giudizio che le Rsu unitariamente hanno assunto. Quella lettera non è la base per poter avviare la trattativa. Va rivisto il tutto nel modo più assoluto".
Lunedì sciopero a Taranto - Lunedì alle 7 partirà lo sciopero di 24 ore dei lavoratori dello stabilimento di Taranto e dell'indotto. Lo ha confermato il segretario generale della Uilm di Taranto Antonio Talò durante una conferenza stampa sulla vertenza Ilva. Ci attrezzeremo per fare dei presidi permanenti e martedì mattina - ha detto -, come sanno le Rsu e i lavoratori, rifaremo un Consiglio di fabbrica e lì decideremo, sulla scorta di quanto succederà lunedì, che cosa fare in termini di manifestazioni o mobilitazioni. Sappiano che noi non rimarremo con le mani in mano".