Il tasso degli occupati scende al 55,5% e cresce l'esercito di chi cerca un'attività: 3,3 milioni. Salvini: "E adesso cosa dice Renzi?"
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Il tasso di disoccupazione torna a salire a marzo, crescendo dello 0,2% da febbraio e raggiungendo quota 13%. Lo comunica l'Istat nei dati provvisori, precisando che la risalita arriva dopo i cali registrati a dicembre e a gennaio e la lieve crescita a febbraio. Si tratta del livello più alto dal novembre 2014 (13,2%). Cresce anche la disoccupazione dei giovani fino a 25 anni, che raggiunge il 43,1%.
Salvini: "E adesso, cosa dice Renzi?" - "Vorrei proprio sapere che cosa dice Renzi dei drammatici dati sulla disoccupazione diffusi dall'Istat...". Commenta così gli ultimi numeri sul lavoro il leader della Lega Nord Matteo Salvini, parlando a Radio Padania. E aggiunge: "Lo chiedo a Renzi, Poletti, Alfano, alla vigilia della Festa del Lavoro".
Più disoccupati tra i giovani - Riprende quindi ad aumentare anche la disoccupazione tra i giovani, oltre il 43% nel mese di marzo. Il tasso segna per loro un aumento dello 0,3%, arrivando a quota 43,1% dopo il 42,8% di febbraio, sempre secondo i dati Istat. Siamo così al livello più alto da agosto. Secondo Eurostat solo in Grecia (50,1% a gennaio 2015), Spagna (50,1%) e Croazia (45,5% nel primo trimestre 2015) è più alta.
Alla ricerca di un lavoro 3,3 milioni di persone - Cercano oggi un'occupazione 3,302 milioni di persone, l'1,6% in più rispetto a febbraio. A marzo gli occupati risultano 22.195, lo 0,3% in meno su base mensile, 59mila in meno su febbraio 2015, -70mila su marzo 2014. Oggi il tasso di occupazione scende così al 55,5%, perdendo lo 0,2%.
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni si contrae leggermente nell'ultimo mese (-0,1%), rimanendo su valori vicini a quelli dei tre mesi precedenti. Il tasso di inattività si mantiene stabile al 36%. Su base annua gli inattivi diminuiscono dell'1% (-140mila) e il tasso di inattività di 0,2 punti.
A marzo il numero di occupati diminuisce rispetto a febbraio sia per la componente maschile (-0,4%) sia, in misura minore, per quella femminile (-0,1%). Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,5%, diminuisce di 0,2 punti percentuali, mentre quello femminile, pari al 46,7%, rimane invariato.
Il lieve calo del numero di inattivi nell'ultimo mese è determinato dalla componente femminile (-0,3%) mentre risulta in crescita quella maschile (+0,2%). Il tasso di inattività rimane invariato registrando una lieve crescita per gli uomini (+0,1 punti) e un lieve calo per le donne (-0,1 punti).
Meno lavoro sia per gli uomini sia per le donne - Nell'arco degli ultimi dodici mesi il numero dei disoccupati è cresciuto del 4,4% (138mila in più) e il tasso dei senza lavoro dello 0,5%. Quanto al genere, colpiti sia gli uomini (+1,5%) sia le donne (+1,7%). Oggi risultano disoccupati l'11,9% degli uomini e il 14,3% delle donne, per un aumento tendenziale pari allo 0,2% per i primi e dello 0,9% per le seconde.