L'aumento di 0,1 punti in più rispetto alle previsioni di maggio. Per l'Ocse la crescita globale rallenta e preoccupano i Paesi emergenti
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Nel suo Interim Assessment, l'Ocse ha rivisto al rialzo la stima per la crescita del Pil dell'Italia nel 2015, allo 0,7%: 0,1 punti in più rispetto alle previsioni di maggio. Ritoccata al ribasso, invece, la previsione per il 2016: all'1,3% (0,2 punti in meno).
Per quanto riguarda l'Eurozona, secondo l'Ocse, "l'incremento dei tassi di crescita di quest'anno è incoraggiante, ma meno di quanto si sperava viste le spinte favorevoli di prezzo del petrolio più basso, euro più debole e tassi d'interesse a lungo termine più bassi".
"Rallentamento Cina è principale rischio per la ripresa" - Tiene banco ancora il fattore cinese. "Il rischio cruciale per la crescita globale è un rallentamento piu' ampio del previsto in Cina", scrive infatti l'Ocse sottolineando che i dirigenti di Pechino "si trovano ora di fronte la sfida politica di sostenere la crescita mentre portano avanti i cambiamenti strutturali e gestiscono i rischi".
La questione chiave, spiega l'organizzazione, "è se i settori in espansione possono assorbire risorse abbastanza in fretta per sostenere la crescita economica facilitando allo stesso tempo il necessario ribilanciamento", tenendo conto che diversi settori dell'industria pesante sono in significativa sovracapacità produttiva e si stanno ristrutturando e l'attività immobiliare e gli investimenti rallentano". L'impatto di un possibile rallentamento maggiore del previsto, aggiunge l'Ocse, sarebbe "significativo", ma "non dovrebbe far deragliare la ripresa globale, a meno che non sia combinato con un'ampia e diffusa correzione nei mercati finanziari globali".