LEGGE DI STABILITA'

L. Stabilità, Padoan: "Stop evasione" Renzi a Regioni: "Basta polemiche"

Il ministro dell'Economia: "E' un errore valutare le singole misure". Il premier: "No bugie sui fondi, ci sarà un miliardo in più per la Sanità"

04 Nov 2015 - 10:07
 © ansa

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Gli interventi previsti nella Manovra "vanno valutati nel loro insieme". Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan illustrando la legge di Stabilità in Commissione bilancio al Senato. "Il contrasto all'evasione ha un ruolo centrale nella strategia del governo", ha aggiunto. Intanto Matteo Renzi risponde alle critiche delle Regioni sulla manovra: "Non vogliamo fare polemiche, ma non diciamo bugie sui fondi".

Renzi: "Stop polemica, ma niente bugie" - Sulla questione della legge di Stabilità è intervenuto anche il premier Matteo Renzi, rispondendo alla polemica sollevata dalle Regioni che lamentano un "rischio di sopravvivenza". "E' normale che le Regioni vogliano di più - ha detto Renzi - ma abbiamo messo a bilancio un miliardo in più all'anno per la sanità: spendiamoli bene". "Non voglio fare polemiche - ha aggiunto - ma non diciamo bugie: la matematica non è un'opinione, i soldi alla sanità aumentano".

Il ministro ha quindi annunciato che "tra novembre e dicembre verranno stipulati 15 patti per il Sud che consentiranno di creare la cornice di sostegno ai punti di forza e di vitalità del tessuto economico meridionale". Dopo aver sollevato i dubbi dei tecnici di Camera e Senato e della Corte dei Conti, la legge di Stabilità viene "difesa" dal ministro dell'Economia, che ricorda: "La fase di ripresa dell'economia italiana si sta rafforzando, nonostante lo scenario internazionale sia divenuto negli ultimi mesi più complesso".

Debito in calo dopo 8 anni - Padoan ha inoltre sottolineato che "il ritorno alla crescita consente di imprimere un'inversione alla traiettoria del debito. E annuncia: "Dopo otto anni di aumento ininterrotto il rapporto tra debito pubblico e Pil scenderà dal 2016 ed è previsto in continuo calo negli anni successivi". Complessivamente la manovra di finanza pubblica dispone interventi per 28,7 miliardi nel primo anno, 32,4 nel 2017 e 30,3 nel 2018.

Cambio di strategie e stop evasione - Il ministro ha poi ricordato il cambio di strategia adottata con la riforma fiscale e attuata dall'Agenzia delle Entrate che "propone in presenza di dati anomali un confronto con il contribuente, prima di procedere alla fase sanzionatoria". L'impegno di lotta all'evasione, ha aggiunto il ministro, "va anche oltre i confini nazionali" con gli otto accordi bilaterali sottoscritti e nove precedentemente previsti per accordi bilaterali con altrettante giurisdizioni nazionali.

"Non serviranno aumenti delle tasse" - "Le risorse necessarie a compensare i maggiori oneri per la finanza pubblica vengono reperite senza aumenti del prelievo fiscale su famiglie e imprese". Fa eccezione solo l'aumento del carico fiscale sui giochi". Il ministro dell'Economia ha inoltre spiegato che "maggiori entrate, pari allo 0,12% del Pil nel 2015, sono attese dalla voluntary disclosure ". La legge di Stabilità contiene "complessivamente" misure di spending review "pari a 7,3 miliardi nel 2016, 8,4 nel 2017 e 10,3 nel 2018". E ha ribadito che la riduzione del debito "beneficerà della prosecuzione del piano di privatizzazioni". Grazie all'Ipo di Poste, "l'obiettivo del 2015 (0,4 per cento del Pil) è stato non solo raggiunto, ma anche superato".

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