Il Codacons rileva una crescita del 3% rispetto al 2014. Boom per regali, giocattoli, hi-tech e alimentari. Coldiretti: scartati doni per 5,6 miliardi
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Per la prima volta dopo 8 anni i consumi legati alle festività natalizie tornano a registrare segno positivo, con una crescita del 3% rispetto allo scorso anno e un giro d'affari da 10,1 miliardi di euro. Lo afferma il Codacons secondo cui a trainare i consumi sono regali, giocattoli, hi-tech e alimentari. Per questi ultimi la spesa raggiunge quota 2,8 miliardi di euro, con una crescita del 5% sul 2014.
Soffre il settore viaggi - Ma c'è una nota stonata, sempre secondo il Codacons. Si è infatti registrato un sensibile calo delle prenotazioni di vacanze o brevi soggiorni all'estero da parte degli italiani, determinato dalla paura di attentati dopo i gravi fatti di Parigi.
I dati - In generale i consumi natalizi sono andati addirittura meglio delle aspettative e delle previsioni e la spesa procapite ha superato quota 168 euro. "Sono stati così smentiti i soliti 'corvi' del Natale, ossia coloro che avevano parlato di spesa ferma o in diminuzione per le famiglie e di un Natale amaro che non solo non c'è stato, ma addirittura si è rivelato più dolce delle aspettative - spiega l'associazione dei consumatori.
"Tuttavia - afferma il presidente Carlo Rienzi - la differenza di spesa rispetto al periodo pre-crisi è ancora molto elevata: nel 2007 'l'effetto Natale', ossia i maggiori consumi per spese natalizie effettuate nel mese di dicembre presso negozi, grande distribuzione e centri commerciali, e' stato pari a 18 miliardi di euro. Nel 2015 invece la spesa degli italiani nell'intero periodo natalizio e' stata di 10,1 miliardi di euro: cio' significa che si sono ancora 7,9 miliardi di euro di minori consumi da recuperare".