Renzi: "Abbiamo recuperato il 25% dei posti di lavoro persi ma non basta, fare di più"
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"Poiché non vogliamo stare nel gruppo ma ambire alla maglia rosa bisogna correre più forte", ha detto il premier da Cernobbio. "Inflessibili sul taglio del debito"
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"Dal primo trimestre 2014 ad oggi i numeri che abbiamo vedono un aumento dei posti di lavoro di 236mila unità, con un recupero del 25%. Non è sufficiente ma sono i numeri, un'istantanea". Lo ha ricordato il premier Matteo Renzi al Forum Ambrosetti a Cernobbio. "Torniamo a crescere come gli altri ma ancora non ci basta. I dati del Pil non ci fanno brindare. Non erano dati desolanti prima, non sono dati esaltanti oggi", ha poi aggiunto.
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"Torniamo a crescere ma non ci basta: dobbiamo fare di più" - L'Italia torna a crescere come gli gli altri Stati ma questo non ci basta, noi vogliamo essere leader e dobbiamo fare di più", ha ribadito. "E' come se un ciclista dopo aver forato è tornato nel gruppo" dei Paesi europei. "Poiché non vogliamo stare nel gruppo ma ambire alla maglia rosa bisogna correre più forte".
"Gli imprenditori hanno resistito nonostante la politica" - "L'Italia non è più il problema economico europeo, non è più il problema dell'economia mondiale", ha aggiunto il presidente del Consiglio. E "ha una classe straordinaria di imprenditori piccoli e medi che ha resistito in anni di crisi indipendente e nonostante la politica".
"Nuova generazione sta cambiando le regole del gioco" - "Da qualche mese - ha proseguito - una nuova generazione sta cambiando, vedremo se nel bene o nel male, le regole del gioco e l'approccio della politica. E' un cambiamento molecolare, se nel bene o nel male lo vedremo nelle prossime elezioni dei cittadini".
"Inflessibili nel far scendere il nostro debito" - Nel suo intervento al Forum Ambrosetti, dove è giunto in elicottero, Renzi ha ribadito poi la necessità dal 2016 di far scendere il debito del nostro Paese. "Saremo inflessibili su questo e non perché ce lo chiede Merkel o il Paese che ci sta accanto ma per i nostri figli. Secondo me serve più flessibilità, ma l'Italia dal 2016 torna a scendere con la curva del debito".
"Confermo: dal 2016 via Imu e Tasi" - Il premier ha anche confermato che nel 2016 saranno abolite Imu e Tasi e poste le basi per intervenire su Irap e Irpef. "Da dieci anni si discute su questa storia della casa. L'abbiamo fatta diventare agli occhi dei cittadini una guerra di acronimi: Ici, Imu e Tasi e con questo facendo arrabbiare i veneti, 'paga e tasi'", ha aggiunto con una battuta.