IL CASO NON SI FERMA

Volkswagen,Italia verso stop venditeAl via vertice emergenza, a.d. in bilico

Dopo gli Stati Uniti anche l'Europa apre un'indagine sul caso della truffa sulle emissioni inquinanti. Il titolo della casa soffre ancora in Borsa

23 Set 2015 - 12:29

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Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha chiesto rassicurazioni a Volkswagen Italia sul rispetto della normativa in materia di emissioni e inquinamento aria per le vetture vendute nel nostro Paese. "Qualora necessario", ha fatto sapere Galletti, l'Italia potrebbe "assumere iniziative quali il blocco delle vendite e il ritiro dei veicoli commercializzati". Per il titolo del gruppo forti oscillazioni in Borsa. Al via il Consiglio di sorveglianza.

"Berlino sapeva di falsi controlli" - Il governo tedesco era a conoscenza del fatto che alcune case automobilistiche usavano software in grado di manipolare le emissioni dei gas di scarico durante i test antismog. Lo sostiene il quotidiano Die Welt che cita un'interrogazione parlamentare presentata il 28 luglio dai Verdi. Il fatto getta una nuova luce sullo scandalo Volkswagen, anche se in quell'occasione il ministro dei Trasporti non faceva riferimenti né a marche né a modelli specifici.

Ministro Guidi: quadro grave - "E' un quadro di grande gravità e preoccupazione, i ministri Galletti e Del Rio, competenti sulla materia, hanno già chiesto informazioni alle aziende sulle possibili ripercussioni e contagi sul mercato italiano". Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. "Ricordiamo che si tratta di un grande gruppo industriale per la Germania e anche per l'Italia - ha aggiunto Guidi - Anche considerando il ruolo fondamentale dell'automobile per l'industria italiana e che la Volkswagen è il secondo produttore mondiale è fondamentale che sia fatta chiarezza anche per verificare quali possano essere le ripercussioni in Italia".

Riunito il Consiglio di sorveglianza - E' in corso a Wolfsburg, in una sede mantenuta segreta, la riunione del presidio del Consiglio di sorveglianza della Volkswagen. L'a.d. Winterkorn, sotto accusa, ha nuovamente chiesto scusa, ma ha fatto capire di voler restare al suo posto.

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