Tutto cambia

Trasformare olii esausti in risorsa

In Italia ci sono sei impianti di rigenerazione che consentono di limitare l'import di carburante. Il Consorzio che si occupa della raccolta ha lanciato una campagna itinerante per informare

08 Ott 2012 - 15:13
 ©  Afp

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Quattro litri di olio usato - la quantità usata per il cambio di lubrificante in un'autovettura - se versati in acqua coprono una superficie grande come un campo da calcio.
Per contrastare i pericoli che l'olio esausto può avere se disperso nell'ambiente e garantirne il riutilizzo, il Consorzio obbligatorio degli olii usati (Coou) ha dato il via a una campagna di informazione e di raccolta: "CircOLIamo".

Una propaganda itinerante Quest'anno, l'iniziativa è partita dalla Sardegna dove sono state recuperate 3.416 tonnellate di olii lubrificanti usati.
Durante l'anno precedente ne sono state raccolte in totale 189.267 tonnellate, oltre il 95 per cento del potenziale raccoglibile.
Il viaggio del camion promozionale è partito da Olbia e giungerà nella città di Torino attraversando sette regioni in quarantacinque giorni. Il promotruck sosterà nelle piazze più importanti per incontrare i ragazzi delle scuole, i cittadini, i media e le istituzioni locali.
La campagna vuole promuovere l'educazione ambientale e diffondere la conoscenza delle corrette pratiche di smaltimento dell'olio lubrificante usato.
I lubrificanti esausti, i rischi per l'ambiente, l'importanza del riciclo dei rifiuti pericolosi e le opportunità per l'economia locale sono i temi principali degli incontri.

Da dove viene l'olio esausto L'olio lubrificante usato si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari di fabbriche e industrie, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli.
Definito dalla legge rifiuto pericoloso, deve essere smaltito correttamente.
In 28 anni di attività il Coou ha raccolto 4,72 milioni di tonnellate di olio usato, evitandone così la dispersione.

La rigenerazione è una risorsa economica Oltre all'aspetto ambientale c'è quello economico. Marco Paolilli, coordinatore della rete di raccolta del Consorzio obbligatorio degli oli usati ha spiegato: "Con il nostro lavoro salviamo l'ambiente e al contempo aiutiamo il Paese a risparmiare nelle importazioni di petrolio".
Il Consorzio coordina l'attività di 72 aziende private di raccolta e di sei impianti di rigenerazione.
L'olio usato, infatti, può costituire un'importante risorsa economica per il nostro Paese, perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva.
Negli ultimi anni il riutilizzo dell'olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di quasi 2,9 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del nostro Paese.

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