Approvata dal Parlamento europeo la norma che salva il pesce dall'asportazione della pinna
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Il Parlamento europeo ha dato il via al regolamento salva-squali: gli eurodeputati hanno approvato con un'ampia maggioranza una risoluzione che vieta tutte le deroghe al finning, ovvero la pratica dell'asportazione delle pinne degli squali a bordo dei pescherecci prima che vengano ributtati in mare.
La pratica dello "spinnamento" uccide tra i 50 e i 75 milioni di esemplari di squalo ogni anno. Le pinne di squalo rappresentano infatti un piatto che fa parte della tradizione culinaria di Cina, Taiwan e Hong Kong. In Europa, il nostro Paese è il primo importatore di carne di squalo, sia fresca che surgelata.
Il voto odierno è giunto dopo le proteste nell'Aula di Strasburgo messe in atto da alcuni europarlamentari: magliette bianche con la scritta insanguinata No finning sono state esposte nell'emiciclo e indossate da numerosi eurodeputati.
Stop alle deroghe
Il divieto di finning, attivo dal 2003, proibisce di spinnare gli squali a bordo dei pescherecci e impedisce che gli squali senza pinne siano ributtati in mare, spesso ancora vivi.
Ma finora alcune deroghe consentivano di ignorare il divieto permettendo lo spinnamento ai pescherecci "che hanno dimostrato la propria capacità di utilizzare tutte le parti dello squalo".
Ma ciò non ha evitato che le pinne e le carcasse degli squali venissero sbarcate in porti diversi rendendo così impossibile il rispetto della normativa.