Il progetto Dryline prevede una "cintura" di parchi, edifici e percorsi naturalistici per contrastare inondazioni e fenomeni climatici estremi
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Oltre 16 chilometri di parchi, edifici, chioschi, infrastrutture e percorsi naturalistici per proteggere la città di New York dagli uragani. E' il visionario progetto Dryline che prevede una vera e propria barriera "verde" che funga da scudo contro eventuali inondazioni e fenomeni estremi provocati dai cambiamenti climatici. Gli organi federali hanno stanziato 335 milioni di dollari per finanziare la prima fase del piano.
Il progetto ideato dall'architetto danese Bjarke Ingels prevede in tutto 257 iniziative per rinforzare le difese costiere e gli edifici, potenziare i servizi e rendere i quartieri più sicuri e vivibili. La "cortina verde" dovrebbe abbracciare l'intera area che va da Central Park alle banchine di fronte la Statua della Libertà.
Il piano - La prima fase dei lavori punta alla messa in sicurezza della zona che si estende da Montgomery Street alla 23esima strada, nel quartiere Lower East Side. Il piano di Dryline propone inoltre di costruire ponti pedonali, una strada a sei corsie e pannelli mobili contro le mareggiate nella zona del ponte di Brooklyn, arrivando fin quasi al Palazzo di vetro dell'Onu.