LA SENTENZA

Ogm, Corte Ue: divieto solo se sono accertati rischi per la salute

La sentenza riguarda il caso di Giorgio Fidenato, agricoltore penalmente perseguito nel nostro paese perch� piant� mais geneticamente modificato nonostante fosse vietato da un decreto

13 Set 2017 - 19:38

Le istituzioni dell'Ue non possono adottare misure di emergenza contro gli Ogm, quali il divieto di coltivazione, se i prodotti non comportano "un grave rischio per la salute umana". Lo stabilisce una sentenza della Corte di giustizia europea sul caso di Giorgio Fidenato, agricoltore penalmente perseguito nel nostro Paese perch� nel 2014 piant� mais Ogm autorizzato dall'Ue nonostante un decreto interministeriale del 2013 ne vietasse la coltivazione.

Secondo la Corte, dunque, il decreto del 2013 non era legittimo perch� il "principio di precauzione" deve basarsi sulla certezza dell'esistenza del rischio, altrimenti non permette di eludere o di modificare le disposizioni previste per gli alimenti geneticamente modificati, gi� oggetto di una valutazione scientifica completa prima di essere immessi in commercio.

Una direttiva comunitaria approvata nel 2015 permetteva ai paesi membri di vietare la semina di Ogm anche se autorizzati a livello europeo. L'Italia � tra i 17 Stati membri che hanno optato per questa scelta.

Fidenato: "La giustizia sta dalla nostra parte" - "Siamo sempre stati convinti della bont� delle nostre decisioni, ma oggi finalmente sentiamo che la giustizia, con la 'G' maiuscola, sta dalla nostra parte". Lo ha detto, interpellato dall'ANSA, Giorgio Fidenato, paladino delle semine Ogm. Questa decisione - ha aggiunto - ribadisce la parzialit� della politica italiana che non ha saputo farsi una ragione del fatto che l'Europa non si possa evocare a proprio uso e consumo a seconda delle convenienze. Per non parlare della giustizia nazionale che se ci avesse dato retta avrebbe risparmiato cinque anni di carte bollate e di udienze. La magistratura dovrebbe interrogarsi su quanto accaduto".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri