Ambientato 15 anni dopo gli eventi del predecessore, Dishonored 2 è l'ennesimo gioiello di Arkane Studios
© ign
Corvo ed Emily sono i protagonisti di un'affascinante avventura in un mondo steampunk in cui si mescolano stealth, azione, sparatutto, poteri magici e intrighi politici, che rendono Dishonored 2 il degno sequel di uno dei titoli più interessanti degli ultimi anni. E se, come è molto probabile, rimarrete affascinati dal gioco, potete prolungare l'esperienza con l'espansione Dishonored: La morte dell'Esterno.
Nel 2012 Dishonored arrivava sul mercato videoludico come un fulmine a ciel sereno. Un mix originale tra sparatutto in prima persona, gioco stealth ed esplorazione ambientato in un mondo steampunk che colpì tantissimo la critica e che riuscì ad avere anche un buon successo di pubblico, lanciando inoltre Arkane Studios nell'olimpo dei grandi sviluppatori. Nel 2016 arriva il sequel Dishonored 2, ambientato nell'impero di Dunwall 15 anni dopo gli avvenimenti del predecessore e con protagonisti Corvo Attano e la figlia Emily Kaldwin, volti già ben noti a chi ha giocato a Dishonored.
La scelta su chi impersonare avviene quasi subito e non è reversibile, costringendo così il giocatore a impegnarsi per l'intera durata del gioco nei panni di Corvo (già protagonista di Dishonored) o in quelli di Emily. A dividere i due sono le diverse abilità che potremo utilizzare e che si ripercuotono inevitabilmente nell'azione, visto che trama (vendette, intrighi politici, molto soprannaturale), ambientazioni e missioni rimangono le stesse in entrambi i casi. Corvo mantiene così i poteri già visti in Dishonored ed Emily ha invece a disposizione incantesimi del tutto nuovi.
Venendo al gioco, Dishonored 2 può essere quasi considerato un'espansione di Dishonored. Se quindi vi è piaciuto il primo capitolo, adorerete anche questo sequel, mentre se non conoscete quel piccolo gioiello di cinque anni fa non faticherete comunque ad amare Dishonored 2. Arkane Studios non ha insomma voluto stravolgere nulla della formula originaria. Ecco allora la grandissima libertà di azione e movimento, l'approccio furtivo o più diretto, l'esplorazione di aree di gioco caratterizzate da un una progettazione dei livelli sempre ispiratissima, l'alternanza di armi, magie e fughe. Ognuno può davvero giocare a Dishonored 2 come meglio crede e il tipo di approccio più o meno caotico influenza leggermente anche il mondo di gioco, anche se a ben vedere avvicinarsi a un titolo simile come si farebbe con uno sparatutto o con un gioco d'azione non dà particolari soddisfazioni.
Eppure è proprio il concetto di libertà che rende Dishonored 2 un titolo a suo modo unico. Per entrare in un luogo ad esempio, i percorsi sono sempre almeno due o tre fra vicoli laterali, finestre aperte a un piano rialzato, campi energetici da disabilitare in svariati modi. Anche per questo la longevità è piuttosto elevata; mettete in conto almeno 20-25 ore, che però non vi basteranno per vedere, raccogliere e potenziare tutto. Abbiamo però trovato due difetti da non sottovalutare. Il primo è che dalla metà in poi si ha come l'impressione che Dishonored 2 abbia già mostrato gran parte di ciò che voleva mettere in campo sia a livello di ambientazioni, sia come tipo di progressione. L'altro difetto riguarda la grafica. Giocato a risoluzione 4K (ma senza l'HDR, il nuovo sistema che potenzia luminosità, contrasto e colori) e con una fluidità non sempre ferrea, Dishonored 2 su PlayStation 4 Pro non è tutta questa gran bellezza tra animazioni poco curate, riciclo degli elementi scenici e dei modelli dei personaggi, illuminazione ed effetti atmosferici. Certo, lo stile visivo un po' deformato e "pennellato" è a suo modo unico e comunque non tutto è da bocciare, ma nel complesso non aspettatevi granché sul versante grafico.
© ign
Se Dishonored 2 vi è piaciuto, non c'è poi niente di meglio che continuare questa esperienza di gioco con l'espansione Dishonored: La morte dell'Esterno, che ha davvero tutto per piacere ai fan della serie. Arkane Studios, pur riprendendo diverse ambientazioni di Dishonored 2 e tutto quello che concerne l'impianto grafico, ha creato un'espansione che per certi versi ha poco da invidiare al secondo episodio della serie. Nei panni dell'assassina Billie Lurk, conosciuta in Dishonored 2 con il nome di Meagan Foster, dobbiamo rintracciare il nostro mentore (il leggendario sicario Daud) e mettere la parola fine una volta per tutte all'Esterno, una divinità maligna che secondo Daud ha corrotto Dunwall.
Dishonored: La morte dell'Esterno consta di cinque capitoli e si gioca esattamente come Dishonored 2, pur con qualche differenza che lo rende leggermente più approcciabile anche da chi non ha mai digerito molto il mix di furtività, esplorazione e azione della serie. Billie è un alter ego piuttosto potente già all'inizio e dopo poco acquisisce contemporaneamente tutti e tre i poteri speciali che rimarranno tali fino alla fine del gioco e che, a conti fatti, si possono considerare delle evoluzioni di quelli visti in Dishonored 2. Un aiuto non da poco che rende il livello di sfida meno elevato rispetto a quello di Dishonored 2. Questo non significa però che La morte dell'Esterno sia un gioco facile (tutt'altro), ma solo che la giocabilità appare più snella, anche perché il modo più o meno diretto, stealth o violento con cui si agisce non influisce sull'andamento dell'avventura, a tutto vantaggio della libertà di approccio. Rispetto a Dishonored 2 manca giusto un po' di sensazione di crescita e potenziamento del protagonista nell'arco completo del gioco, ma se avete adorato i primi due capitoli della serie vi ritroverete a meraviglia anche in questa nuova avventura.
© ign
Come lo abbiamo giocato
Abbiamo giocato a Dishonored 2 su PlayStation 4 Pro collegata un TV Samsung SUHD KS7000 da 55'' grazie a una copia fisica del gioco fornita dal distributore italiano Koch Media. A parte la risoluzione più elevata, il gioco, disponibile anche per PC e Xbox One, non presenta alcuna opzione grafica specifica per PS4 Pro e, prima di cominciare a giocare, vi attende il download di una bella patch di oltre 9 GB. Stessa configurazione hardware per l'espansione Dishonored: La morte dell'Esterno, che può essere giocata anche senza possedere una copia di Dishonored 2.
Può piacere a chi…
… in un videogioco apprezza la libertà di azione
… va matto per le ambientazioni steampunk
… ama l'approccio furtivo, ma anche quello action
Potrebbe deludere chi…
… preferisce un gameplay lineare
… non ama particolarmente lo stile grafico di Arkane Studios
… non si diverte molto con le tattiche in stile stealth
Dishonored 2, così come la sua espansione La Morte dell'Esterno, è un gioco consigliato ai maggiori di 18 anni.