TRAGEDIA INFINITA

Siria, la denuncia: "I cecchini sparano alle donne incinte per uccidere il feto"

La testimonianza di un medico: "Ogni giorno colpivano una parte diversa del corpo dei civili, era un gioco macabro dei soldati di Assad"

20 Ott 2013 - 12:09
 © Web

© Web

“C’erano dei cecchini che sparavano alle donne incinte, mirando al loro grembo. Chi riusciva a centrare il feto vinceva un pacchetto di sigarette”. Il chirurgo David Nott, che ha prestato servizio in Siria, racconta gli orrori della guerra civile e le macabre scommesse dei soldati fedeli al regime. “Un giorno erano arrivati in ospedale soltanto pazienti che avevano ferite all’inguine" racconta il medico "quello dopo erano stati tutti colpiti nella parte destra del petto, quello dopo ancora avevano una pallottola conficcata nel collo”.

Il racconto del dottore, pubblicato dal Mail Online, è uno spaccato dello scontro tra lealisti e ribelli in Siria. Durante la sua permanenza di cinque mesi in questo Paese come volontario, David Nott ha visto quello che definisce "un inferno che va oltre l'inferno". "Non avevo mai assistito in nessun teatro di guerra a cosa più orrenda" spiega il chirurgo "di solito i civili non sono il bersaglio preciso dei cecchini". Ma in Siria ogni regola è saltata e anche andare a comprare da mangiare può essere pericoloso.

Intanto la quotidianità del Paese è sempre caratterizzata da violenza, attentati e stragi. Come quella perpetrata da un gruppo di ribelli sostenuti dall'Arabia Saudita, che ha conquistato un'importante postazione a sud della capitale presidiata fortemente dalle milizie del regime e da quelle sciite appoggiate dall'Iran grazie a un'autobomba esplosa di fronte al posto di blocco Nur dell'esercito lealista sostenuto dalle milizie degli Hezbollah libanesi e della Brigata irachena Abu Fadl Abbas.

La Jabhat al Nusra, gruppo jihadista, ha rivendicato l'azione, a cui e' seguita subito dopo un'attacco massiccio da parte di ribelli del Jaysh al Islam (Esercito dell'Islam), una sigla di miliziani anti-regime sostenuti con soldi e armi da shaykh sauditi. Secondo i ribelli, 38 soldati lealisti sono rimasti uccisi nell'attacco, mentre i media del regime affermano che 16 militari governativi sono stati feriti e trasportati in ospedale. 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri