FRONTE CALDO

Barack Obama: "L'Isis è una minaccia, serve una coalizione per fermarla"

Il presidente Usa ha parlato alla Casa Bianca annunciando che il segretario di Stato John Kerry volerà in Medio Oriente per creare una coalizione per fermare i jihadisti: "E' importante che non conquistino l'Iraq"

29 Ago 2014 - 09:04
 © ansa

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Intervenendo alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha affermato che i terroristi dell'Isis sono rimasti indeboliti dai raid. "Stanno perdendo armi ed equipaggiamento" ha detto Obama che ha confermato che i raid continueranno. "L'Isis rappresenta una minaccia immediata e per affrontarla è necessario realizzare una strategia regionale". Il presidente Usa ha però spiegato di non avere una strategia contro i jihadisti in Siria.

Sulla mancanza di strategia la Casa Bianca ha dovuto poi precisare le parole di Obama, che avevano sollevato un polverone. Il portavoce John Earnest ha detto che il presidente sulla "mancanza di strategia" si riferiva solo alla Siria "mentre rispondeva a una domanda specifica" su una possibile azione Usa contro l'Isis sul territorio siriano. Per quanto riguarda l'Isis, ha spiegato, "abbiamo una strategia complessiva", da mesi, che oltre agli aspetti militari prevede anche una ampia azione politica.

Intanto il segretario di Stato Usa John Kerry si recherà in Medio Oriente per consultarsi con i Paesi sulla minaccia dell'Isis e creare una coalizione. Lo ha annunciato Obama spiegando che "l'Isis è diventato l'elemento peggiore della regione, una minaccia che dobbiamo affrontare in maniera collettiva". "Le opzioni che sto chiedendo ai capi di stato maggiore - ha continuato il presidente Usa -, sono concentrate principalmente sul garantire che l'Isis non si impadronisca dell'Iraq".

Per quanto riguarda la situazione in Siria Obama ha affermato di aver "consultato il Congresso durante tutto questo processo, e ritengo che come Commander in Chief ho l'autorità per condurre le azioni che stiamo conducendo attualmente. E mentre la nostra strategia si svilupperà, continueremo a consultarci con il Congresso".

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