Oltre alle vittime ci sono 55 feriti, fa sapere il governo. Un colonnello annuncia in tv la "sospensione" del Congresso nazionale libico. L'ambasciata italiana contatta i connazionali nella zona
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Dopo Bengasi, anche a Tripoli sono esplosi disordini in seguito all'assalto al Parlamento libico da parte di un gruppo armato. Forti esplosioni e spari risuonano nella zona dell'aeroporto della capitale. L'ambasciata italiana si è messa contatto con i connazionali nella zona per garantire loro ogni forma di assistenza, fa sapere la Farnesina.
Secondo testimoni oculari gli scontri vedrebbero contrapporsi membri della milizia Qaqaa che ha circondato la sede del Parlamento facendovi irruzione e altre formazioni armate rivali che hanno respinto l'attacco del gruppo.
La potente milizia Qaqaa, della città di Zintan e affiliata al ministero della Difesa, controlla dalla fine della rivoluzione la zona dell'aeroporto. In passato hanno spesso accusato gli islamisti di dominare parlamento e governo. Avrebbero quindi deciso di sostenere l'esercito paramilitare del generale Khalifa Haftar che venerdì ha lanciato un'offensiva a Bengasi contro gruppi islamisti.
Governo: "2 morti e 55 feriti negli scontri a Tripoli" - Il governo libico ha annunciato che il bilancio degli scontri seguiti all'attacco del Parlamento a Tripoli è di due morti e di 55 feriti. In un comunicato il ministro della giustizia libico, Salah Al-Marghani, sottolinea che gli scontri "non hanno alcun collegamento reale" con l'offensiva lanciata venerdì dall'ex generale Khalifa Haftar contro gruppi di islamisti radicali a Bengasi, nell'est del Paese, definita dalle autorità un tentativo di colpo di Stato.
Mogherini: "Rilanciare la transizione democratica" - "Prima che la situazione sfugga al controllo e la Libia imbocchi la strada della conflittualità in modo irreversibile, la comunità internazionale, dall'Ue all'Onu, mobiliti ogni strumento diplomatico affinché la transizione verso la democrazia si compia con il coinvolgimento di tutte le parti". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini.
Un colonnello annuncia la "sospensione" del Parlamento - Un colonnello, che ha detto di parlare a nome dell'esercito, ha annunciato in tv la "sospensione" del Congresso nazionale generale libico. Il colonnello Mokhtar Fernana ha detto di essere il comandante della polizia militare e ha letto un comunicato su due reti private televisive. "Noi, membri dell'esercito e rivoluzionari (ex ribelli) annunciamo la sospensione del Cng", ha dichiarato.
Attacco alla tv dopo l'annuncio di "sospensione" del Parlamento - "Almeno quattro razzi" hanno colpito la sede della tv privata libica, Lybia International, poco dopo che l'emittente aveva rilanciato l'annuncio del colonnello Mokhtar Fernana. "Ci sono stati danni materiali, ma nessuna vittima", ha dichiarato un giornalista che ha voluto restare anonimo.