DOPO L'ASSALTO DI TEHERAN

Dopo l'assalto all'ambasciata britannica in IranCameron promette "risposte dure a Teheran"

Condanna anche da parte di Parigi, che rilancia chiedendo nuove sanzioni. L'Italia valuta se chiudere l'ambasciata nella capitale iraniana

01 Dic 2011 - 08:23
 ©  Afp

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Il primo ministro britannico David Cameron ha detto che considererà la possibilità di "risposte molto dure" in seguito all'assalto contro l'ambasciata del suo Paese a Teheran. Il premier ha commentato quanto accaduto intervenendo alla Camera dei Comuni, dove ha definito l'aggressione "spaventosa e vergognosa". Come primo atto, il governo ha deciso di ritirare tutto il personale diplomatico, chiudendo l'ambasciata.

Ordinata anche la chiusura della rappresentanza di Teheran a Londra e l'espulsione di tutto il personale diplomatico. Per il ministro degli Esteri britannico, William Hague, l'attacco alla sede diplomatica inglese a Teheran non può aver avuto luogo senza una "qualche forma di sostegno" da parte del regime iraniano.

Quella di Cameron comunque non è l'unica reazione all'assalto all'ambasciata britannica, che evoca quello del 1979 contro la rappresentanza diplomatica americana: il presidente francese, Nicolas Sarkozy, dopo aver condannato "fermamente" l'attacco "scandaloso", ha infatti ribadito la necessità di adottare nuove sanzioni contro la Repubblica islamica, in particolare il "congelamento dei beni della Banca d'Iran e l'embargo totale sulle esportazioni di petrolio iraniano".

Chiusa la rappresentanza diplomatica norvegese
Intanto, dopo quella britannica, ha chiuso temporaneamente i battenti anche l'ambasciata norvegese, i cui diplomatici continuano a lavorare in un'altra zona della capitale iraniana, e anche le scuole francese, britannica e tedesca sono rimaste chiuse. Gli Emirati arabi, invece, hanno deciso di sospendere i voli e da e per l'Iran a partire dalla prossima settimana.

Farnesina valuta chiusura ambasciata
Il ministero degli Esteri sta valutando la possibilità di chiudere l'ambasciata italiana a Teheran. "Stiamo valutando" ha detto il titolare della Farnesina, Giulio Terzi. "Intendiamo approfondire e riflettere con i partner Ue sia della chiusura della sede diplomatica che di un possibile embargo del petrolio iraniano", ha aggiunto. L'ambasciatore iraniano a Roma sarà convocato dalle autorità italiane "per chiedere spiegazioni e garanzie".

La Francia richiama il suo ambasciatore in Iran
Anche la Francia, dopo la Germania, ha deciso di "richiamare per consultazioni" il suo ambasciatore in Iran e ha ribadito all'incaricato d'affari iraniano a Parigi la condanna più ferma dell'irruzione nella sede diplomatica britannica a Teheran. Lo ha dichiarato questa sera il portavoce del ministero degli Esteri, Bernard Valero.

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