Diversi i feriti, l'attacco è stato messo a segno da una sola persona
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Un 32enne, Nordine Amrani, ha lanciato dell'esplosivo e sparato in pieno centro a Liegi, seminando il panico tra la folla. Il bilancio dell'attacco è di sei morti, tra cui anche il killer, e 64 feriti, sette dei quali versano in gravi condizioni. Già noto alle forze dell'ordine, Amrani era già stato condannato a cinque anni di prigione per detenzione di armi e droga.
Tutto è successo intorno alle 12.30 nella centralissima Place Saint-Lambert: colpi di granate e raffiche d'arma da fuoco. Il bilancio delle vittime parla di sei morti, dopo che un ventenne e un bimbo di soli 23 mesi sono deceduti in ospedale per le gravi ferite riportate. Diversi passanti sono rimasti invece feriti dai frammenti di un ordigno esplosivo lanciato contro una fermata degli autobus. Il procuratore Daniel Reynders ha spiegato che ad agire è stato un solo uomo e che, dunque, non si è trattato di un attacco terroristico.
La polizia di Liegi ha subito blindato il centro cittadino e avviato una perquisizione della casa del killer, in cui sono state scoperte delle armi. Braccato dalla polizia, Amrani si è suicidato sparandosi un colpo in testa.
Particolare impressione ha destato l'età delle vittime: un bimbo di soli 23 mesi e, oltre al 20enne, anche due ragazzi di 17 e 15 anni, colpiti dal folle subito dopo essere usciti da scuola. L'altra persona morta è un'anziana donna.