La perizia sui proiettili incastrerebbe i due italiani detenuti in India e accusati di aver ucciso due pescatori locali
© Reuters
I proiettili che hanno ucciso i due pescatori indiani, per la cui morte sono accusati i due marò detenuti in India, sarebbero stati sparati dai due fucili Beretta sequestrati a bordo della Enrica Lexie. E' quanto trapela dal rapporto sulla perizia balistica inviato dal direttore del laboratorio di Trivandrum - dove sono state condotte le analisi - al magistrato di Kollam.
"Ai punti 6 e 7 - si legge nel documento presentato dal Tg1 - i proiettili nel reperto 1.4 e 2.3 sono stati sparati dall'arma da fuoco contenuta nei reperti rispettivamente numero 14 e 11, cioe' dai due fucili Beretta 70/90 sequestrati a bordo della petroliera. I reperti 1.4 e 2.3 contengono i proiettili con accanto rispettivamente i nomi dei due pescatori uccisi".
Da due mesi il governo italiano è impegnato a far riconoscere il principio della giurisdizione della magistratura italiana.
L'udienza davanti all'Alta Corte del Kerala che dovrà decidere proprio sulla giurisdizione del caso è slittata a dopo il 20 maggio a causa delle ferie giudiziarie. Nei giorni scorsi il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, aveva dichiarato di voler "verificare non le notizie di stampa ma quelle ufficiali" e che dovranno essere "i nostri ufficiali del Ros che erano già presenti a una parte delle analisi balistiche a verificare i risultati ufficiali".