Rapporto Nazioni unite

Siria, l'allarme dell'Onu: l'esercito di Assad usa bambini come scudi umani

Costretti a salire sui carri armati per fermare gli atttacchi dei ribelli. Già 1.200 i minori morti

12 Giu 2012 - 09:54
 © Ap/Lapresse

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Secondo un rapporto dell'Onu, le truppe siriane hanno torturato bambini anche di solo 8 anni, li hanno uccisi e usati come scudi umani nelle incursioni militari contro i ribelli. Stando ai dati forniti dai gruppi a tutela dei diritti umani sono ormai circa 1.200 i bimbi morti nei 15 mesi di rivolta contro il regime di Bashar Al Assad.

Nel rapporto delle Nazioni Unite viene rivelato come alcuni bambini siano stati costretti a salire sui carri armati per fermare gli atttacchi dei ribelli. Il rappresentante speciale dell'Onu per i Bambini e i Conflitti Armati, Radhika Coomaraswamy, ha rivelato di essere stata testimone in Siria di episodi "orribili" e di non avere mai visto una situazione simile in nessuna altra parte del mondo.

"Molti ex soldati hanno parlato di attacchi armati nelle aree abitate da civili e di aver visto bambini, alcuni molto piccoli, uccisi e mutilati", ha affermato la Coomaraswamy. "Ci sono testimoni - ha aggiunto - che hanno visto bambini torturati e abbiamo sentito che sono stati messi dei bambini sui tank e usati come scudi umani per evitare che si sparasse contro i carri armati".

La rappresentante delle Nazioni Unite sottolinea tuttavia che anche l'Esercito libero siriano (Els), i soldati disertori che combattono le forze di Assad, hanno utilizzato i bambini nel conflitto. "Per la prima volta - ha affermato - abbiamo sentito di bambini reclutati dall'Els per il fronte".

Intensi bombardamenti in varie città della Siria
Intanto, continua a salire il numero delle vittime. Sarebbero già tredici le persone morte oggi nei bombardamenti dell'esercito in varie città della Siria, di cui undici solo nella provincia di Deir Ezzor. Lo riferiscono i comitati locali di coordinamento dell'opposizione, secondo i quali sarebbero colpite da intensi bombardamenti anche Hreitan e Babkeh, nella provincia di Aleppo.

Ancora sotto assedio Haffeh, teatro dell'ultimo massacro di massa delle milizie fedeli al regime di Assad.

Ban Ki-moon chiede accesso alla città di Heffa
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha chiesto che le Nazioni Unite abbiano accesso ad Al Heffa, in quella che lui chiama "una pericolosa escalation" del conflitto in Siria. In un comunicato diffuso dal suo ufficio, Ban ha detto che "le operazioni militari ad alta intensità" effettuate dalle forze del governo contro la città di Homs e gli spari dagli elicotteri su altre città hanno causato un enorme numero di vittime civili.

Abitanti e attivisti sostengono che gli elicotteri di Damasco hanno mitragliato le posizioni dei ribelli ad Al Heffa, una città di circa 30mila abitanti vicino al confine con la Turchia, e che i blindati sono fermi alle porte del centro abitato.

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