I miliziani hanno attaccato l'hotel in periferia di Kabul. I turisti liberati dopo dodici ore grazie a un blitz delle teste di cuoio. Uccisi tutti i sequestratori. Morti anche quattro agenti. Tra le vittime anche alcuni civili
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Le forze speciali della polizia afghana hanno liberato dopo dodici ore 18 persone, per lo più turisti, che erano stati presi in ostaggio da un gruppo di kamikaze talebani in un hotel dell'area di Qargha, alla periferia di Kabul. Lo ha annunciato il capo della polizia, precisando che nell'attacco sono morte 20 persone, tra cui tre guardie private dell'hotel e un agente. Uccisi tutti i sequestratori. Morti anche alcuni civili.
I miliziani hanno attaccato l'albergo con bombe a mano e mitragliatrici, prendendo in ostaggio diverse persone, tra cui donne e bambini. In quel momento era presente secondo la polizia un gruppo di civili che avevano appena concluso un picnic o partecipavano a una festa di matrimonio
Alcuni ospiti dell'hotel si sono salvati gettandosi dalle finestre delle loro camere Le teste di cuoio, appoggiate da truppe Nato, finito il raid hanno ispezionato l'albergo "Spozhma" nell'ipotesi in cui potessero esservi ancora ribelli nascosti all'interno.
Si aggrava il bilancio
Di ora in ora si aggrava il bilancio delle vittime. Secondo la polizia, tutti i miliziani (quattro o cinque) sono stati uccisi, mentre hanno perso la vita negli scontri a fuoco anche 12 civili. Il totale sarebbe quindi di almeno 20 vittime.
E' tradizione che i giovedì e venerdì centinaia di afghani, comprese donne e bambini ed anche funzionari di alto livello, si rechino a trascorrere brevi vacanze sul lago di Qarghah. Per ragioni di sicurezza, invece, il luogo è generalmente evitato dagli stranieri che risiedono a Kabul.