Un boato si è alzato dai suoi sostenitori in piazza Tahrir al Cairo quando è stato dato l'annuncio della vittoria del candidato dei Fratelli Musulmani
© Ap/Lapresse
Mohammed Morsi, candidato dei Fratelli musulmani, è stato dichiarato ufficialmente vincitore delle elezioni presidenziali in Egitto dalla Commissione elettorale. Morsi ha vinto con 13.230.131 voti pari al 51% contro i 12.347.038 voti di Ahmed Shafiq (48%), ultimo primo ministro di Mubarak. All'annuncio un boato di gioia si è levato dai suoi sostenitori riuniti in piazza Tahrir al Cairo.
L'annuncio dell'esito elettorale è stato dato dal presidente della suprema commissione per le elezioni presidenziali, Farouk Sultan, dopo un lungo preambolo in cui ha descritto il clima di "tensione" in cui è stato costretto a lavorare il suo organismo e i diversi riconteggi effettuati in molte circoscrizioni del Paese.
I sostenitori di Mohammed Morsi, decine di migliaia riuniti nella celebre piazza Tahrir del Cairo, dopo un primo boato di gioia, si sono messi a ballare scandendo il suo nome.
Il capo dei militari si congratula
Poco dopo la proclamazione del fratello musulmano Mohamed Morsi a presidente della Repubblica egiziana, il capo del Consiglio militare egiziano, Hussen Tantawi, ha telefonato al vincitore per congratularsi.
Il portavoce di Morsi: "Inizia fase storica"
"Siamo arrivati a questo momento grazie al sangue versato dai martiri della rivoluzione. L'Egitto inizierà una nuova fase della sua storia". Così Ahmed Abdel-Attie, portavoce del nuovo presidente. Le parole, ha aggiunto, non possono descrivere la "gioia in questo momento storico".
Terzi: "Prova di democrazia degli egiziani"
Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, in un messaggio su Twitter scrive: "Felicitazioni Presidente Morsi e a egiziani per prova di democrazia. Passo avanti per consolidare istituzioni e rafforzare amicizia con Roma".
La Casa Bianca si congratula
Anche la Casa Bianca si è congratulata con Mohammed Morsi per la sua vittoria elettorale, una pietra miliare nella transizione egiziana verso la democrazia.
Il primo presidente non militare
Morsi è il primo presidente non militare eletto in Egitto, 16 mesi dopo la caduta di Hosni Mubarak. Questo ingegnere di 61 anni, con master e insegnamenti universitari di ingegneria negli Stati Uniti e nel suo Paese, era stato presentato come la "ruota di scorta" del partito dei Fratelli Musulmani, Giustizia e Libertà (Fjp), dopo che il primo candidato, Khairat El Shater, era stato escluso dalla corsa alla presidenza. Suo obiettivo programmatico è quello di ricostruire l'Egitto e ridare dignità agli egiziani in uno stato "non teocratico", ma che faccia riferimento diretto alla Sharia, la legge coranica. Nella recente campagna elettorale è stato presentato come "un simbolo della rivoluzione" e il sostenitore della piattaforma della "Rinascita dell'Egitto". Strenuo combattente contro la corruzione come parlamentare tra il 2000 ed il 2005 (in questo ultimo anno alle elezioni legislative non fu rieletto) Morsi viene anche segnalato per il suo conservatorismo sul piano sociale: criticò il governo per aver permesso la circolazione di riviste con copertine di nudi e la trasmissione in tv di scene "immorali". Denunciò anche i concorsi di Miss Egitto come contrari alle "norme sociali, alla Sharia e alla costituzione". Ma nel suo programma c'è l'impegno di dare spazio alle donne nella società egiziana e di rimuovere gli ostacoli per la loro partecipazione alla sfera pubblica, proteggendole da qualsiasi discriminazione.