A bordo della sua Ferrari, il giovane ha travolto l'agente, senza prestare soccorso
webber vettel, red bull, ungheria © SportMediaset
La polizia thailandese ha arrestato il nipote del co-fondatore thailandese della Red Bull. L'accusa è molto pesante: aver investito e ucciso un poliziotto alla guida della sua Ferrari a Bangkok, senza denunciare l'episodio. Worayuth Yuvidhya (27 anni) avrebbe travolto l'agente a bordo di una motocicletta, trascinandolo per 200 metri per poi tornare a casa. La polizia ha seguito la traccia di benzina sull'asfalto, arrivando alla sua residenza.
Worayuth, che secondo la polizia avrebbe confessato, rischia una pena massima di 10 anni di reclusione e una multa. In Thailandia, tuttavia, numerosi casi simili si concludono con pene simboliche e il pagamento di un risarcimento da parte del sospettato verso i familiari della vittima, specialmente quando il responsabile appartiene a una famiglia altolocata.
Il nonno di Worayuth, Chaleo Yuvidhya, è diventato uno degli uomini più ricchi di Thailandia grazie al successo della bevanda energetica Red Bull, da lui lanciata in società con l'austriaco Dietrich Mateschitz da un'idea originale di Chaleo, che da anni vendeva una bibita simile in patria. L'uomo si è spento lo scorso marzo, a 89 anni.