Non solo presidenziali: tutti i quesiti su cui gli americani si sono pronunciati in queste ore
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La California dice no all'abolizione della pena di morte, mentre in tre Stati americani (Washington, Maryland e Maine) arriva il sì alle nozze gay. E ancora, altri due Stati, Colorado e Washington, approvano l'uso non terapeutico della marijuana. Questi alcuni dei responsi dei referendum a stelle e strisce, che hanno affiancato in queste ore le operazioni di voto per le presidenziali.
California: resta la pena di morte
La California ha detto no all'abolizione della pena di morte, come hanno annunciato le autorità dopo lo spoglio di circa tre quarti delle schede. Il 54% ha votato no, secondo il ministero dell'interno dello Stato. Il testo referendario prevedeva la sostituzione della pena di morte con l'ergastolo senza la possibilità di libertà anticipata. Nello Stato la pena capitale è stata abolita per un breve periodo nel 1972 dopo che la Corte suprema locale aveva ritenuto che fosse incostituzionale, consentendo così al guru psicopatico Charles Manson e alla sua "famiglia" di vedere il loro appuntamento con il boia commutato con la prigione a vita.
Dal ripristino della pena capitale, nel 1974, sono state giustiziate 13 persone. Al primo aprile del 2012, 724 persone erano in attesa dell'esecuzione nel braccio della morte della California, il più popoloso degli Stati Uniti, davanti alla Florida (407). L'ultima esecuzione risale al 2006 e causò un putiferio. Il detenuto Clarence Ray Allen aveva 76 anni era cieco, parzialmente sordo, soffriva di cuore ed era immobilizzato sulla sedia a rotelle. Tra i 50 Stati americani, 17 hanno cancellato la pena di morte, l'ultimo in ordine temporale è stato l'Illinois.
Nozze gay e marijuana, la svolta referendaria
E' la prima volta che gli americani approvano alle urne i matrimoni delle stesso sesso, imprimendo un svolta su tema sociale che divide e spacca l'America. Sull'uso della marijuana è stato chiamato a esprimersi anche l'Oregon (il risultato del voto non è ancora comunicato), mentre Massachusetts, Montana e Arkansas hanno proposto per via referendaria l'uso medico della cannabis.
Barack Obama si era espresso nei mesi scorsi a favore delle nozze gay che, a suo avviso, dovrebbero essere legalizzate, ma per decisione dei singoli Stati. E così è stato in Maryland, Maine e Stato di Washington, dove i cittadini hanno detto sì. Si tratta per l'America di una vera e propria svolta: è la prima volta che un tema sociale viene approvato dopo essere stato precedentemente bocciato dagli elettori in oltre 30 Stati americani, incluso lo stesso Maine nel 2009. Si avvia all'approvazione dello stesso quesito anche lo Stato di Washington ma il conteggio delle schede richiederà tempo e un risultato certo potrebbe non esserci prima di alcuni giorni.
Le nozze gay sono state sottoposte al voto anche in Minnesota: con gli spogli ancora in corso, i sostenitori dei matrimoni dello stesso sesso vantano un lieve vantaggio. La vittoria in diversi Stati non scalfisce i contrari che assicurano: il successo delle iniziative in Stati democratici non indica un cambio nell'opinione pubblica nazionale. I matrimoni gay sono stati legali finora in soli sei Stati americani e nel Distretto di Columbia: in tutti i casi si è trattato di norme imposte e di decisioni in tribunale.
Referendum in 37 Stati
Complessivamente referendum si sono tenuti in 37 Stati americani, dalla legalizzazione della marijuana ai matrimoni gay, passando per l'uso obbligatorio dei preservativi nei film porno e i finanziamenti all'aborto. Complessivamente i quesiti sono 174, il numero più alto dal 2006, quando ne furono presentati 204.