Gli Usa chiedono a Hong Kong l'arresto della "talpa", che fa nuove rivelazioni. Nell'occhio del ciclone c'è ora Londra che controllerebbe chiamate e grandi quantità di dati sulla fibra ottica
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L'agenzia di intelligence britannica Gchq avrebbe intercettato in segreto "grandi quantità" di dati internet e chiamate telefoniche anche sui cavi di fibra ottica a livello globale. E' quanto rivelano nuovi documenti forniti dalla "talpa" Edward Snowden e pubblicati dal Guardian. Le informazioni venivano poi condivise con l'agenzia americana Nsa.
La Gchq col programma chiamato 'Tempora' sarebbe in grado di passare al dettaglio comunicazioni e dati degli ultimi 30 giorni. Riferendosi allo scandalo Datagate, Snowden ha dichiarato al Guardian: "Non è solo un problema degli Usa. La Gran Bretagna ha un ruolo molto importante in questa lotta". Parlando dei britannici, l'uomo li ha definiti "peggiori degli americani".
L'ambizione del programma di spionaggio a livello globale portato avanti dal Regno Unito emerge dal nome scelto per uno dei documenti rivelati da Snowden, chiamato 'Mastering the Internet' (dominare internet). L'orecchio della Gchq sarebbe in grado di carpire di tutto, dalle telefonate, ai 'post' pubblicati su Facebook, ai testi delle e-mail, perfino all'attività svolta su internet. Dal canto suo, l'agenzia di intelligence non vuole commentare quanto emerso, ma continua a ribadire di essere stata "scrupolosa" nel rispetto della legge.
E mentre a Londra la notizia finisce su tutti i giornali, negli Usa alcuni procuratori federali della Virginia hanno presentato una denuncia penale nei confronti di Snowden e hanno chiesto alle autorità di Hong Kong il suo arresto. Ad anticiparlo è il Washington Post, che cita funzionari americani. Snowden è accusato di spionaggio e furto di proprietà del governo.
Il testo dell'incriminazione resta riservato, scrive il Washington Post, aggiungendo che alle autorità di Hong Kong è stato chiesto di intervenire sulla base di un mandato di arresto provvisorio. Il giornale precisa che l'accusa è stata avanzata dai procuratori federali del distretto della Virginia orientale, dove ha sede la Booz Allen Hamilton, il colosso delle consulenze high-tech per cui lavorava Snowden.