Il Guardian rivela che il programma Nsa è iniziato con Bush e terminato con Obama nel 2011
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Ancora nuovi particolari sul caso datagate. L'amministrazione del presidente Barack Obama avrebbe permesso per oltre due anni alla National Security Agency (Nsa) di continuare a raccogliere una vasta mole di dati su mail e uso di internet degli americani. A riportare l'indiscrezione è il Guardian online, che cita documenti segreti secondo i quali il programma sarebbe iniziato nel 2001, durante l'amministrazione Bush, e terminato nel 2011.
Il programma prevedeva una conferma "ogni tre mesi" da parte di un giudice del tribunale segreto Fisa. La Nsa ha quindi avviato "la raccolta di una massa di metadata" in cui figuravano "almeno uno dei comunicanti al di fuori degli Stati Uniti o di cui nessuno dei comunicanti sia notoriamente cittadino degli Stati Uniti". La Nsa ha quindi ottenuto l'autorizzazione per "analizzare metadata di comunicazioni persone collegate con gli Usa e persone ritenute negli Usa".
Intanto Edward Snowden resta nella zona di transito dell'aeroporto di Mosca. Per l'estradizione della "talpa" del datagate, ricercato per spionaggio dagli Usa, la Russia non ha ricevuto "alcuna richiesta formale" dagli Stati Uniti, ci sono stati solo "contatti informali tra diplomatici". Secondo una fonte vicina al dossier citata da Interfax, la situazione è in una fase di "impasse", ma non c'è "alcun valido fondamento per un passo serio da parte della Russia, specialmente in un momento in cui le relazioni bilaterali non sono al meglio".