Il presidente Usa: "Martedì parlerò al popolo americano". Erdogan: "In tanti al G20 sono pro blitz". Nel comunicato finale, però, non c'è nessun accenno alla crisi di Damasco. Incontro a sorpresa tra Obama e Putin. Cremlino: "Restano le divergenze"
© Ansa
"Il regime di Assad con il suo utilizzo delle armi chimiche è una minaccia per la pace e la sicurezza mondiale". Lo ha detto il presidente Obama nella conferenza stampa finale del G20, annunciando che parlerà "al popolo americano martedì". Letta: "L'Italia lavora per superare le divisioni". Per la Turchia in molti sono favorevoli all'intervento ma nel comunicato ufficiale da San Pietroburgo non c'è traccia della Siria.
Armi chimiche, 11 Paesi accusano Assad - In una dichiarazione diffusa al termine del G20, undici Paesi (Australia, Canada, Francia, Italia, Corea del Sud, Giappone, Arabia Saudita, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti), "condannano l'attacco con armi chimiche avvenuto a Damasco il 21 agosto e di cui il regime di Assad viene ritenuto responsabile".
Letta: "Superare le divisioni" - "La distinzione con gli Stati Uniti "rimane sugli strumenti da usare in Siria ma lavoriamo per "rinsaldare i legami transatlantici e il rapporto con gli Stati Uniti che resta forte e fondamentale". Lo ha detto il premier Enrico Letta nella conferenza stampa che chiude il G20 di San Pietroburgo. Letta ha parlato poi anche dell'suo di gas: "La condanna contro le armi chimiche come crimine contro l'umanità è un punto inequivocabile".
Incontro Obama-Putin - Incontro a sorpresa di circa 20 minuti tra Vladimir Putin e Barack Obama a margine del G20. Lo ha riferito il consigliere diplomatico presidenziale Iuri Ushakov. La Casa Bianca aveva nei giorni scorsi escluso un faccia a faccia. Per la Russia, "tra i due leader restano divergenze sulla crisi siriana".
Putin, al G20 spaccati a metà - "Abbiamo passato tutta la serata a parlare di Siria, abbiamo finito all'una di notte". Così il presidente russo Vladimir Putin in conferenza stampa ribadendo che i Paesi del G20 sono divisi sull'intervento. In precedenza, la Turchia, invece, aveva parlato di una quasi totalità di governi a favore dell'opzione militare.
"In caso blitz continueremo aiuti a Damasco" - "In caso di azione militare contro la Siria, la Russia aiuterà Damasco come ha fatto finora, fornendo - ha spiegato Putin - armi e tramite la cooperazione economica e intensificando quella umanitaria".
Obama: "Per maggioranza G20 Assad responsabile" - "La maggioranza della sala in cui eravamo concordava con la conclusione che il governo di Assad è stato responsabile dell'uso di quelle armi chimiche". Lo ha detto il presidente Barack Obama nella conferenza stampa finale del G20. "Putin non è d'accordo, ma facendo un sondaggio sono sicuro che la maggioranza dice che è molto probabile che sia stato il regime di Assad", ha detto precisando che le divergenze nascono sul ruolo dell'Onu per un intervento militare.
"Martedì parlerò al popolo americano" - "Mi rivolgerò dalla Casa Bianca al popolo americano martedì", ha poi annunciato Obama.
Beirut, Usa evacuano ambasciata - Il personale "non essenziale" dell'ambasciata degli Stati Uniti a Beirut è stato evacuato in seguito a "minacce". Lo comunica una nota della sede diplomatica. I dipendenti non d'emergenza e i familiari sono rientrati in patria in seguito a "minacce alle missioni diplomatiche americane e al loro personale", recita una nota diffusa sul sito dell'ambasciata. Intanto, Washington ha raccomandato ai cittadini americani di evitare il Libano e la Turchia.
Oltre a Beirut, gli Usa hanno deciso l'evacuazione parziale del personale del loro consolato generale ad Adana, città turca vicina al confine siriano.