"Non mi hanno trattato bene", ha detto l'inviato de La Stampa rapito 5 mesi fa. Letta: "Non abbiamo mai perso la speranza". Napolitano: "Apprezzamento per l'impegno della Farnesina e dei Servizi"
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E' stato liberato il corrispondente del quotidiano La Stampa in Siria, il giornalista Domenico Quirico. Di lui si erano perse le tracce il 9 aprile. "Sì, ho avuto paura", ha detto poco dopo l'arrivo all'aeroporto di Ciampino. "Non sono stato trattato bene", ha aggiunto il reporter. Quirico, in buone condizioni anche se stanco, è sceso dall'aereo ed ha abbracciato il ministro degli Esteri, Emma Bonino.
In questi cinque mesi "ho vissuto come su Marte", isolato dal mondo esterno, ha detto inoltre l'inviato di guerra 62enne, liberato insieme al belga Pier Piccinin. Alla domanda di un cronista che gli ha chiesto se avesse avuto notizia della veglia di digiuno del Papa, Quirico ha risposto di aver sentito qualcosa. L'inviato ha inoltre detto di aver a malapena saputo che in Italia era cambiato il presidente del Consiglio.
"La rivoluzione mi ha tradito" - "Ho cercato di raccontare la rivoluzione siriana, ma può essere che questa rivoluzione mi abbia tradito. Non è più la rivoluzione laica di Aleppo, è diventata un'altra cosa", ha dichiarato il giornalista italiano in una breve battuta con i giornalisti che lo attendevano all'aeroporto subito dopo l'atterraggio. Alla domanda di come fosse stato trattato durante la prigionia, Quirico ha abbozzato un sorriso ironico e ha detto "non bene". Le sue condizioni di salute e psicologiche appaiono comunque ottime. Quirico trascorrerà la notte a Roma. Poi sarà interrogato dagli inquirenti e raggiunto nella Capitale dalle figlie e dalla moglie.
Letta: "La speranza non è mai venuta meno" - Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha espresso alla famiglia del giornalista, al direttore Mario Calabresi e per suo tramite a tutta la redazione la sua più viva soddisfazione. "La speranza non era mai venuta meno e vengono ora coronati dal successo tutti gli sforzi messi in campo per un esito positivo della vicenda".
Napolitano: "Apprezzamento per Farnesina e Servizi" - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso "vivissimo apprezzamento per l'impegno dispiegato dal ministro Emma Bonino, dal ministero degli Esteri e dai Servizi per il successo di tutti i delicatissimi passi volti a garantire la libertà di Domenico Quirico".
Bonino: "Una grande gioia e soddisfazione" - "La notizia della liberazione di Domenico Quirico mi riempie di grande gioia e di soddisfazione. Il mio pensiero va prima di tutto ai parenti che potranno finalmente riabbracciare Quirico dopo tanti mesi e numerosi momenti di ansia". Lo afferma il ministro degli Esteri, Emma Bonino a Tgcom24. "Un grazie particolare va alla famiglia", ha aggiunto.
Le figlie: "Emozionate e felici" - "Siamo emozionate e felici. Lo aspettiamo a casa e non vediamo l'ora di abbracciarlo", ha detto Eleonora Quirico, una delle due figlie del giornalista. Anche il loro paese, Govone (Cuneo) è "in festa" per la liberazione. "Siamo felicissimi", dice Giampiero Novaro, primo cittadino. "Per fortuna - aggiunge - tutto si è concluso nel migliore dei modi. La notizia della liberazione di Quirico rende felice tutto il paese".
Calabresi: "Magnifica notizia" - "Abbiamo avuto la magnifica notizia da Emma Bonino ed Enrico Letta. Sappiamo che hanno già contattato la famiglia. E' una notizia magnifica". Così il direttore de La Stampa, Mario Calabresi, ha commentato la notizia.