La Sony cancellare l'uscita di "The Interview" film che prende in giro Kim Jong-un. Obama: "Decisione sbagliata". Il cyberattacco è un "comportamento inaccettabile per uno Stato", sottolinea la polizia americana.
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Le indagini dell'Fbi hanno accertato che il governo della Corea del Nord è responsabile dell'attacco informatico alla Sony Pictures. Il cyberattacco è un "comportamento inaccettabile per uno Stato", sottolinea la polizia americana. Intanto gli hacker hanno inviato un messaggio alla Sony: la decisione di cancellare l'uscita di "The Interview", il film con James Franco che prende in giro l'attuale leader di Pyongyang, è "molto saggia".
La Corea del Nord nega di avere legami con gli attacchi dei pirati informatici. "Il nostro Paese non ha alcun legame con questi hacker", ha dichiarato il consigliere politico di Pyongyang all'Onu, Kim Song, commentando le affermazioni dell'Fbi
Obama: "Un dittatore non può imporre la censura in Usa" - "Non ci può essere un dittatore che impone la censura negli Stati Uniti, che ci impone di autocensurarci", ha detto il presidente Usa Barack Obama. "La decisione della Sony di cancellare l'uscita del film è sbagliata", ha aggiunto, pur sottolineando di capire le preoccupazioni della società, anche per i danni significativi causati dagli hacker.
"Risponderemo in modo proporzionato" - "Risponderemo" al cyberattacco contro Sony condotto secondo l'Fbi dalla Corea del Nord "in modo proporzionato, nelle modalità e nei tempi che decideremo", sottolinea il presidente americano. Inoltre non c'è nessuna indicazione che la Corea del Nord abbia lavorato con qualcuno altro nel cyber-attacco alla Sony.
Usa valutano di inserire la Corea del Nord nella lista dei terroristi - Gli Usa stanno valutando l'ipotesi di inserire nuovamente la Corea del Nord nella lista dei terroristi. E' quanto scrive il Wall Street Journal dopo il cyberattacco nordcoreano.
Sony a Obama: "Nessun errore, non c'era alternativa" - "Non avevamo alternative" alla cancellazione dell'uscita di "The Interview". Lo afferma l'amministratore delegato di Sony Pictures, Michael Lynton, in un'intervista alla Cnn. "Non abbiamo commesso errori", sostiene Lynton replicando a Barack Obama.