Figlia di una coppia di immigrati

Austria, la prima nata a Vienna nel 2018 è musulmana: insulti razzisti e minacce sul web

La piccola Asel è stata presa di mira sui social per essere figlia di una coppia di immigrati. Nella foto di rito la madre appare con il velo sul capo."Spero in una morte in culla", ha scritto un utente su Facebook

05 Gen 2018 - 12:41
 © twitter

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La piccola Asel, venuta alla luce 47 minuti dopo la mezzanotte di Capodanno è la prima nata del 2018 a Vienna. Ma invece dei consueti auguri, la bimba è stata accolta da un'ondata di dichiarazioni razziste, odio e insulti di vario tipo solo perché è la figlia di una coppia di musulmani, Naime e Alper Tamga. Nella consueta foto di rito in ospedale, pubblicata sui principali media austriaci, Asel viene tenuta in braccio dalla madre che ha il capo velato.

Sulle pagine social dei quotidiani locali sono apparsi numerosi commenti razzisti e intrisi d'odio.

"Spero in una morte in culla", è arrivato a scrivere un utente su Facebook. "Deportare questa feccia, subito", ha rilanciato un altro come riportato dal New York Times, che scandaglia la vicenda e passa in rassegna parte dei messaggi apertamente razzisti. La piccola Asel viene addirittura accusata di essere una "futura terrorista".

Le associazioni che militano per la difesa di migranti e rifugiati e per i diritti sul web dicono di non avere mai visto nulla di simile. Tra lo stupefatto e il preoccupato, gli operatori che lavorano con gli stranieri immigrati commentano la marea di odio diretta ad un neonato nell'Austria guidata da un governo sbilanciato verso la destra.

Il segretario generale della filiale viennese della Caritas, Klaus Schwertner, scrive su Facebook: "Nelle sue prime ore di nascita questa dolce bimba è stata presa di mira da una incredibile ondata di commenti violenti, pieni di odio. E' una dimensione totalmente nuova dell'odio online, che bersaglia una innocente neonata". Il funzionario della Caritas ha quindi lanciato un appello a inviare e pubblicare messaggi di sostegno alla "prima nata": un invito condiviso in un paio di giorni da oltre 10mila persone.

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