Daimler prende le distanze da questo nuovo caso sulle sperimentazioni. E il presidente della Bassa Sassonia chiede a Volkswagen di fare subito "piena chiarezza"
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I gas di scarico delle auto diesel dei colossi tedeschi non sarebbero stati provati solo su scimmie, ma anche su cavie umane. Lo scrivono Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung, rivelando nuovi particolari sui test in cui sono coinvolte Vw, Daimler e Bmw. La Società di Ricerca europea per l'Ambiente e la Salute nei Trasporti, fondata dai 3 colossi dell'auto, avrebbe promosso "un breve studio di inalazione con ossido d'azoto su persone sane".
"Sperimentazioni su 25 persone" - "Venticinque persone sono state sottoposte a controlli alla clinica universitaria di Aquisgrana dopo che avevano respirato, per diverse ore, e in diverse concentrazioni, ossido d'azoto", scrive la Sz. Secondo il rapporto della stessa società di ricerca (Eugt) che ha promosso gli esperimenti, e che viene citata dal giornale, non sarebbero stati rilevati effetti sui pazienti dovuti all'emissione del gas. La società, probabilmente anche alla luce del dieselgate, è stata poi sciolta nel 2017. E gli esperimenti sarebbero stati condotti nel 2014 negli Stati Uniti. Le 25 persone sarebbero state sottoposte a inalazione di diossido di azoto per tre ore al giorno per quattro settimane consecutive, secondo la ricerca pubblicata il 7 maggio 2016 sulla rivista International Archives of Occupational and Environmental Health.
Merkel: "I colossi auto pensino a limitare le emissioni" - E' intervenuta anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, che sollecita i gruppi automobilistici coinvolti nello scandalo a fare chiarezza. £Le industrie dell'auto avrebbero dovuto pensare a limitare le emissioni, non a dimostrarne la presunta innocuità - ha detto il portavoce Steffen Seibert -. Ora i consigli di amministrazione e chi ha commissionato i test dovranno rispondere alle difficili domande su quale fosse lo scopo dei test".
Daimler prende le distanze - Daimler però ha subito preso le distanze da questo nuovo caso. La Sz scrive che l'azienda ha affermato di "non aver avuto alcuna influenza sugli esperimenti" e i vertici dell'azienda hanno diffuso una nota per dire: "Siamo sconvolti dal tipo di esami condotti. E condanniamo aspramente questi test". Daimler ha inoltre annunciato un'inchiesta.
Bassa Sassonia: "Volkswagen faccia chiarezza" - E intanto le autorità politiche chiedono a Volkswagen che faccia subito "piena chiarezza". A rivolgersi ai vertici del colosso auto è Stephan Weil, presidente della Bassa Sassonia, il Land che rappresenta uno dei grandi azionisti della società. Già sabato, a proposito degli esperimenti condotti sulle scimmie, Weil aveva affermato che si tratta di procedure "assurde e nauseanti" e questo, ha spiegato in uno statement, vale ovviamente a maggior ragione se i test sono stati fatti su persone. Weil ha affermato che va chiarito anche lo scopo: se i test non fossero stati promossi per tutelare i lavoratori in fabbrica, ma a scopi di marketing e per le vendite, "non trovo nessuna giustificazione accettabile per procedure del genere"
Per adesso il colosso di Wolfsburg si limita a dichiarare che "non sono in alcun modo accettabili" i test dei gas sulle scimmie e che "chi ha sbagliato pagherà", come assicura il presidente del Consiglio di sorveglianza Hans Dieter Poetsch, che afferma: "In nome di tutto il consiglio di sorveglianza, prendo le distanze con tutte le forze da pratiche del genere. Farò tutto il possibile perché vi sia un'indagine completa sulle procedure. E chi ha la responsabilità ne risponderà".
Università: "Studio per tutela lavoratori auto" - I test sui gas di scarico fatti sulle persone furono realizzati per verificare la sicurezza delle condizioni di lavoro dei dipendenti dell'industria dell'auto. E' quello che afferma il policlinico universitario RWTH di Aquisgrana, sottolineando che lo studio sulle emissioni di diossido di azoto fu "autorizzato dal comitato etico dell'università". Questi test, si afferma, non avevano "nulla a che fare contenutisticamente con la questione del dieselgate", "né avevano alcun collegamento con gli esperimenti fatti sulle scimmie citati dal New York Times".