La first lady "odia vedere" queste ingiustizie e spera che "gli schieramenti politici possano alla fine unirsi per ottenere una riforma immigratoria di successo"
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La first lady "odia vedere bambini separati dalle loro famiglie e spera che entrambi gli schieramenti possano alla fine unirsi per ottenere una riforma immigratoria di successo". Lo ha detto alla Cnn la portavoce di Melania Trump, Stephanie Grisham, commentando il caso dei 2000 bimbi separati al confine col Messico dai genitori entrati in modo illegale, e per questo arrestati, a causa della "tolleranza zero" del governo Trump.
Melania, ha aggiunto, "crede che dobbiamo essere un Paese che segue tutte le leggi ma anche un Paese che governi col cuore". Si tratta di una rara presa di posizione su una questione politica da parte della first lady, che ha indicato l'aiuto ai bambini come la priorità della sua piattaforma sociale "Be best"
Finora Melania non si era espressa sulla vicenda, che continua ad essere da giorni uno dei principali titoli dei media americani. Le tv hanno cominciato a trasmettere anche le immagini delle tendopoli dove sono trattenuti i bimbi e delle proteste di molti attivisti ed esponenti dem.
Le foto dei bimbi mentre piangono diventano virali - Ora che i grandi media americani hanno raggiunto i luoghi della "tolleranza zero" in Texas al confine col Messico, il dramma dei bambini separati dai genitori entrati illegalmente negli Stati Uniti esplode in tutta la sua brutalità anche nelle testimonianze raccolte dai giornalisti e nelle immagini catturate da alcuni fotografi, come John Moore, e trasmesse dalla Cnn.
Sono foto di bimbi che piangono e assistono impauriti al fermo e alla perquisizione dei loro genitori da parte di agenti di frontiera armati. Scatti iconici già diventati virali. I reporter che hanno ottenuto accesso alle strutture di detenzione scrivono di gabbie create con recinzioni metalliche ciascuna con 20 bambini all'interno. Una teenager ha riferito di aver dovuto cambiare i pannolini ad un piccolino perché sua zia stava in un altro luogo della stessa struttura e che ha mostrato ad altri ragazzi come fare in caso di necessità.