In Rete un filmato girato da uno degli agenti presenti al pestaggio. Nel mirino una minoranza locale
Schiaffi, calci e bastonate. Sono immagini forti e cruente quelle girate in Birmania da un poliziotto che, con tanto di sigaretta accesa, ha ripreso con un telefonino i colleghi mentre picchiavano alcuni abitanti del villaggio di Kotankauk, nello Stato di Rakhine, in quella che viene definita "operazione di bonifica" del territorio. Nel mirino la minoranza conosciuta come Rohingya: si tratta di un milione di persone che, nonostante vivano nel Paese da diverse generazioni, sono ancora considerati come immigrati illegali e senza cittadinanza. Dopo che il video ha iniziato a circolare in Rete, il governo ha deciso di aprire un'inchiesta.
Tra le vittime del pestaggio ci sono anche bambini e adolescenti. A riprendere il tutto con sguardo freddo e risoluto è un ufficiale che, secondo quanto riportato dai media locali, è stato arrestato insieme ad altri due colleghi.
Le indagini delle autorità, coordinate dal Premio Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi, sono partite subito dopo la pubblicazione del filmato in Rete che, in pochi giorni, ha raggiunto migliaia di visualizzazioni. Decine di segnalazioni sono anche arrivate dagli utenti che lo hanno condiviso per denunciare quanto accaduto.
Zaw Htay, portavoce del Dipartimento di Sicurezza del governo, ha assicurato: "Abbiamo regole e regolamenti per la polizia che questi agenti non hanno rispettato. Essi verranno puniti dalla legge".