Noi di Tgcom24 abbiamo deciso di "accodarci" ai Bregret, ossia di chi si è pentito di aver votato per l'uscita dall'Ue. E abbiamo scoperto che tutti possono partecipare alla petizione
di Gian Luca RoccoCircola da qualche giorno una petizione sul sito del Governo e del Parlamento inglese che vorrebbe introdurre una norma che di fatto invaliderebbe il referendum sulla Brexit (si chiede che se il voto sull'uscita non ha il 75% di quorum o una maggioranza del 60% si debba rifare tutto). Una petizione (come le altre che vengono raccolte con questo sistema online) che il Governo si impegna a prendere in considerazione per una discussione in caso raggiunga le 100mila firme. Il successo è stato clamoroso, con 3 milioni e mezzo di firme raccolte in pochissimi giorni. Noi di Tgcom24 siamo curiosi e abbiamo deciso di "accodarci" al coro dei Bregret, ossia di chi si è pentito di aver votato per l'uscita dall'Unione Europea.
Pochi passaggi e si firma Anche se non siamo cittadini britannici e non risediamo in terra d'Albione, basta dichiarare di esserlo per poter far parte del sempre più nutrito schieramento dei contrari all'addio. Farlo è semplicissimo: si va sul sito della petizione, si clicca sul "sign this petition", si compilano pochi campi inserendo nome e indirizzo email (che verrà usato solo ai fini della petizione) e si attende l'arrivo di una email. Cliccando poi sul link, eccoci aggiunti alla lista dei firmatari (noi siamo i firmatari 3.332.108).
Cancellate 80mila firme "false" Certo, la commissione per le petizioni della Camera dei Comuni britannica ha fatto sapere di aver annullato quasi 80mila firme, alcune delle quali anche dalla Corea del Nord. Il problema, in realtà sarebbe nato dal fatto che i britannici residenti all'estero non hanno il diritto di firmare la petizione, diritto che spetta solo a coloro che risiedono nel Regno Unito. Probabilmente anche la nostra firma verrà cancellata, però più per un motivo formale (abbiamo dichiarato di essere in Italia) che un controllo sostanziale. Se fossimo residenti in Gran Bretagna, molto probabilmente potremmo aprire 100 indirizzi email e votare 100 volte per la causa. Insomma, questa petizione sembra uno strumento ancora più fallace del referendum che vuole invalidare. Ma assolutamente adeguato ai tempi della democrazia 2.0, dove è possibile partecipare alla vita pubblica di altri Paesi. Stando comodamente seduti al proprio computer.