E' finita dove era cominciata la fuga del ricercato numero 1 d'Europa. Nel corso del blitz è rimasto ferito. Il presidente francese Hollande ha annunciato che ne chiederà l'estradizione
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Dopo quattro mesi è finita la fuga della mente delle stragi di Parigi, Salah Abdeslam. L'uomo è stato catturato con un blitz a Molenbeek, alle porte di Bruxelles. Con lui sono state arrestate altre quattro persone. Il presidente francese Francois Hollande ha detto che chiederà presto l'estradizione di Salah per poterlo processare in Francia.
La grande fuga del ricercato numero 1 d'Europa è finita dove tutto è cominciato, a Molenbeek. Catturato vivo dalle forze speciali, che gli hanno sparato a una gamba per bloccarlo mentre cercava di fuggire. Dopo la sparatoria di Forest tutto è precipitato, e insieme a lui è caduto nella ragnatela degli inquirenti anche un altro complice con falsi documenti che era già stato intercettato in sua compagnia in Germania. Piùle tre persone della famiglia dell'appartamento in rue des Quatre-Vents in cui si era nascosto.
Ad annunciare ufficialmente "la cattura del secolo" sono stati il premier belga Charles Michel e il presidente francese Francois Hollande insieme, a siglare la ritrovata cooperazione dopo le tensioni ma, soprattutto, il sospiro di sollievo tirato sia a Bruxelles che a Parigi. La svolta è arrivata, inaspettata, martedì quando la polizia ha suonato, senza saperlo, alla 'porta giusta' dell'appartamento della rue du Dries a Forest: era proprio in quell'abitazione che doveva essere vuota che si nascondeva Salah Abdeslam insieme ai due uomini che, sotto falsa identità, sono stati coinvolti nella logistica degli attentati di Parigi.
Appena dopo le 16 a Molenbeek si sono sentiti sparare i primi colpi, le teste di cuoio sono entrate in azione e l'isolato intorno alla rue des Quatre-Vents è stato chiuso. Le forze speciali hanno deciso di anticipare l'operazione di un giorno, per non perdere di nuovo le tracce di Salah. A tradirlo una telefonata, dopo la fuga dai tetti di Forest, a una persona che da mesi era stata messa sotto sorveglianza. E, forse, anche una soffiata stamattina alla polizia da un 'amico'. Tre perquisizioni, granate lacrimogene, spari, poi Salah in giubbotto e cappellino bianco "neutralizzato" sul marciapiede mentre tentava la fuga. E l'incubo finisce.
"I miei pensieri vanno alle vittime del 13 novembre, perché Salah Abdeslam era direttamente legato alla perpetrazione e all'organizzazione" degli attentati a Parigi, e "molte famiglie attendevano" questo momento, ha detto Hollande. Spenti quindi i rancori con il premier belga Charles Michel, con cui ha sottolineato "l'intensa cooperazione". Ma, ha avvertito il presidente francese, la sua intenzione è chiedere l'estradizione di Salah in Francia. La lotta al terrorismo continua. Anche perché molti altri responsabili degli attentati di Parigi, tra cui Mohamed Abrini, sono ancora a piede libero.
Le congratulazioni di Obama - Il presidente americano, Barack Obama, è stato informato dell'arresto in Belgio di Salah Abdeslam. Obama ha chiamato il premier belga Charles Michel e il presidente francese Hollande per congratularsi. Il presidente Usa ha lodato il lavoro dei servizi di sicurezza del Belgio e ha sottolineato che questo arresto significativo è il frutto del duro lavoro e della stretta collaborazione tra le forze dell'ordine belghe e francesi. Obama ha ribadito che gli Usa stanno con Belgio e Francia nella comune lotta contro la piaga del terrorismo e una volta ancora ha promesso piena cooperazione e il sostegno degli Stati Uniti in questi sforzi, riaffermando il condiviso impegno di sconfiggere e distruggere l'Isis.