UCCISE LA FIDANZATA NEL 2013

Caso Pistorius, la Corte d'appello aggrava la condanna dell'atleta

Accolto il ricorso del pubblico ministero, con la precedente accusa di omicidio colposo che viene così ribaltata. Il campione è ora ai domiciliari

03 Dic 2015 - 11:33
 © ansa

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La Corte d'appello del Sudafrica ha condannato Oscar Pistorius per omicidio, ribaltando così la precedente accusa di omicidio colposo e accogliendo il ricorso del pubblico ministero. Attualmente il campione paralimpico si trova agli arresti domiciliari dopo la condanna a cinque anni di reclusione per l'omicidio della sua fidanzata Reeva Steenkamp.

Il giudice della Corte d'appello che ha letto in aula il verdetto, Lorimer Leach, ha detto che dovrebbe essere l'Alta Corte di North Gauteng a emettere la nuova sentenza.

Reeva Steenkamp fu uccisa dall'atleta il 14 febbraio 2013. Pistorius in primo grado aveva avuto una condanna a cinque anni di reclusione, ma in carcere ne ha trascorso soltanto uno per passare poi ai domiciliari. La versione del campione paralimpico è sempre stata di aver sparato credendo che un ladro fosse entrato nella sua abitazione.

A questo punto, Pistorius rischia fino a 15 anni di reclusione ed è praticamente certo che il 29enne dovrà tornare dietro le sbarre. Nelle sue motivazioni, Leach ha detto che l'atleta avrebbe dovuto prevedere l'impatto che avrebbero avuto i quattro proiettili sparati a distanza ravvicinata contro la porta del bagno di casa, dove si trovava Reeva. Il nuovo verdetto, ha aggiunto Leach, è stato deciso all'unanimità dai cinque giudici della Corte d'appello.

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