Lo ha deciso il 19esimo congresso del Partito comunista cinese, che si è appena chiuso
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Le teorie di Xi Jinping, segretario generale del Partito comunista cinese, sono state iscritte nella Costituzione del Pcc insieme al suo nome. In questo modo, Xi raggiunge i "padri nobili" Mao Zedong e Deng Xiaoping. Lo ha deciso il 19esimo Congresso del Partito, che si è appena chiuso. Il popolo e la nazione cinesi "hanno un luminoso futuro davanti", ha detto Xi.
Xi ha presieduto la seduta conclusiva del Congresso del Partito che si svolge due volte nell'arco di 10 anni e a cui hanno partecipato 2.300 delegati, che, all'unanimità, hanno approvato l'emendamento costituzionale, ponendo il nome del presidente insieme a quello di Mao e di Deng Xiaoping. "In questo grande momento, ci sentiamo più fiduciosi e orgogliosi e, allo stesso tempo, avvertiamo un forte senso di responsabilità", ha sottolineato Xi.
Le origini - Nato a Pechino nel 1953, Xi Jinping è figlio del veterano rivoluzionario Xi Zhongxun, uno dei padri fondatori del Partito comunista ed ex vice-premier. Le fortune della sua famiglia si interrompono drasticamente quando, nel 1962 e prima della Rivoluzione culturale, Zhongxun viene imprigionato.
Il giovane Xi - Appena 15enne, Xi affronta un percorso di "ri-educazione": lavora duramente in campagna, nel villaggio di Liangjiahe, per sette anni. Diventa membro attivo del Partito comunista cinese da giovanissimo. Si laurea in Ingegneria chimica e, successivamente, diventa segretario di Geng Biao. Ricopre vari incarichi dirigenziali in diverse province fino a diventare, nel 1999 e dopo un anno come vice, governatore del Fujian.
Gli anni decisivi - Nel 2002, viene eletto membro del Comitato Centrale. Ma l’anno cruciale è il 2007, quando viene eletto membro del Comitato permanente dell’ufficio politico e nominato segretario del Partito. Da questo momento la sua figura all’interno del Partito diventa sempre più decisiva. Nel 2008, è vicepresidente della Repubblica popolare cinese, mentre nel 2012 nuovo segretario del Partito comunista cinese e capo della Commissione militare centrale. Nel marzo 2013 subentra a Hu Jintao nella carica di presidente.
Il "China Dream" - Xi ha perseguito vigorosamente quello che ha chiamato il "grande ringiovanimento della nazione cinese". Un "China Dream". La sua presidenza ha portato al Paese una riforma economica per combattere la crescita rallentata, nonché il progetto commerciale One Belt One Road, un'iniziativa strategica per il miglioramento dei collegamenti e della cooperazione tra paesi nell'Eurasia. La Cina è, inoltre, diventata più assertiva in ambito internazionale. Tutto ciò è stato accompagnato da un fervente patriottismo. I media locali, in particolare, ritraggono Xi come un leader indiscusso. Per questa venerazione intorno alla sua figura, c’è chi lo paragona a Mao Zedong.
Vita privata e… calcio - Non solo politica. Nella vita di Xi anche una famosa cantante, la seconda moglie, e… il calcio. Il presidente è sposato con Peng Liyuan dal 1987. I due hanno una figlia, Xi Mingze, di cui non si sa molto, se non che ha studiato ad Harvard.
La passione del segretario per il pallone, invece, nasce negli anni dell’adolescenza, quando, da ragazzo, giocava a calcio. Una passione poi rimasta intatta, tanto che tra un impegno di politica e l’altro, Xi continua a praticare questo sport. Quando è diventato presidente, ha reso obbligatorio l’insegnamento del calcio nelle scuole. Xi non si è, dunque, limitato a sviluppare una sua passione personale, ma ha contagiato il Paese. Tanto che il calcio in Cina sta vivendo un periodo di forte espansione. E non è un caso, infine, che tante squadre europee abbiano preso la via dell’Oriente…