A margine della messa, il Pontefice ha anche incontrato un gruppo di vescovi venezuelani tra cui i cardinali di Caracas e Merida, Jorge Urosa Savino e Baltazar Porras
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In Colombia "moltitudini di uomini e donne, bambini e anziani abitano una terra di inimmaginabile fecondità, che potrebbe dare frutti per tutti". Nell'omelia della messa al Parco Simon Bolivar di Bogotà, nuovo suo grande bagno di folla per papa Francesco con circa 1,1 milioni di fedeli. Il Pontefice ha puntato il dito contro "le tenebre dell'ingiustizia e dell'iniquità sociale; corruttrici degli interessi personali o di gruppo".
Tutte queste tenebre, ha avvertito, "Gesù le disperde e le distrugge con il suo comando sulla barca di Pietro: 'Prendi il largo'". E anche in Colombia "si trova in cammino un'immensa comunità, che è chiamata a diventare una rete robusta che raccolga tutti nell'unità, lavorando per la difesa e la cura della vita umana, particolarmente quando è più fragile e vulnerabile: nel seno materno, nell'infanzia, nella vecchiaia, nelle condizioni di disabilita'".
Per Francesco, "c'è bisogno di chiamarci gli uni gli altri, di mandarci dei segni, come i pescatori, di tornare a considerarci fratelli, compagni di strada, soci di questa impresa comune che è la patria".
A margine della messa, in questa giornata che aveva per tema "Costruttori della pace, promotori della vita", il Papa ha anche incontrato un gruppo di vescovi venezuelani tra cui i cardinali di Caracas e Merida, Jorge Urosa Savino e Baltazar Porras.
"La Chiesa non sta in America Latina come se avesse le valigie in mano, pronta a partire dopo averla saccheggiata, come hanno fatto tanti nel corso del tempo", aveva ha detto poco prima parlando in Nunziatura al Comitato direttivo del Celam, il Consiglio episcopale latino-americano. "Quanti operano così - ha spiegato - guardano con senso di superiorità e disprezzo il suo volto meticcio; pretendono di colonizzare la sua anima con le stesse formule, fallite e riciclate, sulla visione dell'uomo e della vita; ripetono uguali ricette uccidendo il paziente mentre arricchiscono i medici che li mandano; ignorano le ragioni profonde che abitano nel cuore del popolo e che lo rendono forte proprio nei suoi sogni, nei suoi miti, malgrado i numerosi disincanti e fallimenti; manipolano politicamente e tradiscono le loro speranza, lasciando dietro di se' terra bruciata e il terreno pronto per l'eterno ritorno dello stesso, anche quando si ripresenti con un vestito nuovo".
Per il Papa la Chiesa "deve lavorare senza stancarsi per costruire ponti, abbattere muri, integrare la diversità, promuovere la cultura dell'incontro e del dialogo, educare al perdono e alla riconciliazione, al senso di giustizia, al ripudio della violenza e al coraggio della pace". E nella visione di Francesco, "la speranza in America Latina ha un volto giovane, ha un volto femminile, passa attraverso il cuore, la mente e le braccia dei laici".