Tra le persone identificate anche 18 richiedenti asilo. Cade la prima testa: Wolfgang Albers, capo della polizia di Colonia, è stato mandato in pensionamento anticipato
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Identificati 31 presunti responsabili delle violenze e dei furti contro un centinaio di donne avvenuti la notte di Capodanno a Colonia. Tra questi ci sono anche 18 richiedenti asilo. I 32 atti criminali documentati dalla polizia riguardano furti e lesioni personali. Nove delle persone identificate sono di origine algerina, 8 marocchina, 5 iraniana e 4 siriana. Tra loro anche 2 cittadini tedeschi, un iracheno, un serbo e un cittadino degli Stati Uniti.
I 31 identificati dalle indagini sono sospettati per lo più di furti e lesioni corporali e finora nessuno dei 18 profughi identificati è collegato a casi di molestie sessuali. Ci sono anche tre denunce per delitti sessuali rispetto alle quali non vi sono per ora dei sospettati, dice il ministero dell'Interno.
La polizia di Colonia ha poi reso noto di aver fermato nelle ultime ore due persone di origine nordafricana. Sui loro telefoni cellulari, riporta il sito online del quotidiano locale, i due giovani avevano video e foto della notte di capodanno. Inoltre è stato ritrovato un fogliettino con appunti scritti a mano con la traduzione dall'arabo al tedesco di frasi di minacce a sfondo sessuale ma anche con minacce di morte: "Voglio divertirmi con te, ti voglio baciare, sei una troia, ti voglio trombare, ho una sorpresa per te....".
Merkel: "Verità o danno per migliaia di profughi" - Angela Merkel ritiene importante "che la piena verità sia messa sul tavolo" senza "sconti ed edulcorazioni". Diversamente si avrebbe un "danno" allo stato di diritto e alla grande maggioranza dei profughi che non ha alcuna colpa e cerca protezione. Lo ha riferito il portavoce della cancelliera, Georg Streiter.
Colonia, via il capo della polizia - Intanto saltano le prime teste dopo il caos di Capodanno. Wolfgang Albers, 60 anni, capo della polizia di Colonia, è stato mandato in pensionamento anticipato dopo essere finito nel mirino delle critiche per la gestione della sicurezza e dell'informazione dopo le violenze ai danni delle donne. Lo riferiscono i media locali.