L'accusa è di frode, ostruzione alla giustizia e ingresso di merci con falsa dichiarazione
Volkswagen si dichiara colpevole di frode, ostruzione alla giustizia e ingresso di merci con falsa dichiarazione nello scandalo dieselgate. Un'ammissione davanti al tribunale di Detroit che rientra nell'accordo raggiunto in gennaio, nell'ambito del quale il colosso tedesco si impegna a pagare 4,3 miliardi di dollari in sanzioni civili e penali.
"Vostro onore, Vw si dichiara colpevole di tutti e tre i capi di imputazione, perché è colpevole per tutti e tre", ha dichiarato Manfred Doess, consigliere generale di Vw, nel corso di un'udienza alla Corte distrettuale di Detroit.Doess, davanti al giudice distrettuale Sean Cox che ha accettato la dichiarazione di colpevolezza, ha affermato inoltre che i reati sono stati commessi sia negli Stati Uniti sia in Germania.
Secondo i termini dell'accordo, Vw ha accettato di riformarsi radicalmente all'interno, nuovi controlli e la supervisione da parte di un osservatore indipendente per tre anni a partire dal via libera all'intesa con gli Usa. La casa tedesca ha ammesso di aver installato un software illecito su 580.000 veicoli americani per consentirgli di superare i test di emissione per sei anni.
Queste vetture espellevano nell'aria sostanze inquinanti fino a 40 volte il limite legalmente ammissibile. Secondo un avvocato degli Stati Uniti, John Neal, senza il patteggiamento Vw rischiava di pagare da 17 miliardi a 34 miliardi di dollari di multa a seconda delle linee guida della condanna. In totale, Vw ha deciso di spendere fino a 25 miliardi di dollari negli Usa per affrontare le richieste di proprietari, regolatori ambientali, Stati e concessionari e si è offerta di riacquistare circa 500.000 veicoli inquinanti venduti negli Stati Uniti.