DOPO LO SCONTRO A DISTANZA

Donald Trump smorza la polemica col Papa: "Francesco è fantastico"

Anche la Santa Sede aveva precisato: "Il Santo Padre non è intervenuto sulle elezioni americane, è contro tutti i tipi di muri"

19 Feb 2016 - 14:09

    © ansa

© ansa

Dopo l'aspro confronto a distanza, Donald Trump ha scelto toni più conciliatori con papa Francesco. "Il Pontefice è un uomo fantastico, non mi piace scontrarmi con lui", ha detto il candidato alle primarie repubblicane durante un comizio in South Carolina. Per Bergoglio, ha aggiunto, "nutro grande rispetto". Le parole pronunciate dal Papa contro chi vuole costruire muri, in un primo momento, erano state definite dal tycoon newyorkese "vergognose".

"Il Papa è un uomo fantastico, non mi piace scontrarmi con lui" ha risposto a una domanda durante il confronto con gli elettori organizzato da Cnn. Per il candidato repubblicano alla Casa Bianca, sono stati i media a "gonfiare" l'attacco nei suoi confronti. "Il Papa è stato più morbido rispetto a quanto non sia stato riportato". Per il pontefice, ha aggiunto, "nutro un grande rispetto, ha una forte personalità. Sta facendo un buon lavoro. Penso che gli siano state date informazioni sbagliate. Certo non è stata una bella cosa da dire perché noi dobbiamo avere una frontiera. Al momento non ne abbiamo una. Dobbiamo costruire un muro e lo faremo. Abbiamo bisogno di sicurezza. È quello che chiedono i cittadini".

Le parole del Papa, in un primo momento, erano state definite "vergognose" da Trump: "Nessun leader, tantomeno religioso, dovrebbe avere il diritto di mettere in discussione la religione o la fede di qualcun altro". "Se il Vaticano fosse attaccato dall'Isis, posso assicurarvi che il Papa non potrebbe che pregare per avere Donald Trump come presidente".

Padre Lombardi: "Nessun intervento su elezioni americane" - "Il Papa - ha commentato padre Federico Lombardi a proposito delle parole su Trump - ha detto quello che ben sappiamo, quando seguiamo il suo magistero e le sue posizioni: che non bisogna costruire muri, ma ponti. Questo lo dice da sempre, continuamente, e lo ha detto anche a proposito delle questioni delle migrazioni in Europa, moltissime volte".

"Quindi - ha rimarcato il portavoce ai microfoni di Radiovaticana - non è affatto una questione specifica, limitata a questo caso. E' un suo atteggiamento generale, molto coerente con quello che è un seguire con coraggio le indicazioni del Vangelo di accoglienza e di solidarietà".

"Il Papa ha detto chiaramente che non entrava nelle questioni del voto nella campagna elettorale degli Stati Uniti e ha anche detto - cosa che naturalmente non e' stata molto ripresa - che lui diceva questo nel caso che fosse esatto e vero quello che gli era stato riferito, quindi dando il beneficio anche del dubbio a proposito di quello che gli e' stato riferito delle espressioni del candidato repubblicano. E', quindi, il noto discorso dell'accoglienza, del costruire ponti invece che muri, che è caratteristico di questo Pontificato. Va interpretato e capito in questo senso".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri