DECISIONE SENZA PRECEDENTI

Etichette, pugno duro di Netanyahu: stop ai rapporti diplomatici con l'Ue

La decisione era già stata annunciata, ma ora è stata ufficializzata. Scettici i media israeliani: "Il Paese ha perso la bussola". Sconsigliate anche le gite scolastiche in Europa

30 Nov 2015 - 08:28
 © ansa

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A tre settimane dalla decisione dell'Ue di indicare in etichetta quali prodotti israeliani provengono dagli insediamenti ebraici in Cisgiordania e sulle Alture del Golan, arriva la durissima risposta di Tel Aviv, voluta dal premier Benjamin Netanyahu: sospensione dei contatti diplomatici con le istituzioni Ue e riesame del loro coinvolgimento per quanto riguarda il processo di pace con i palestinesi.

La mossa di Netanyahu era stata annunciata, ed era stata comunicata in un burrascoso colloquio al ministero degli Esteri con il rappresentante europeo Lars Faaborg Andersen, che in quell'occasione aveva difeso la scelta dell'etichettatura definendola "tecnica e non politica". Ora la reazione è stata formalizzata dal premier (che ha anche l'interim agli Esteri). Fermo restando, ha spiegato il portavoce del ministero Emmanuel Nahshon, che Israele continua a mantenere "contatti diplomatici con i singoli Paesi europei come Germania, Francia e Gran Bretagna", ma non "con le istituzioni europee".

La ricaduta sembra quindi essere principalmente sui rapporti nel campo dei diritti umani, delle organizzazioni internazionali e il congelamento di un incontro su progetti di sviluppo dell'Area C della Cisgiordania, quella sotto controllo amministrativo e militare israeliano. La decisione del governo trova però scettici i media israeliani: Dan Margalit, giornalista del filogovernativo "Israel Ha Yom", ha ad esempio scritto che Israele sembra "aver perso la bussola".

Intanto, alla rottura diplomatica con l'Ue si accoda anche il ministero dell'Istruzione israeliano, che ha vivamente sconsigliato le gite delle scolaresche in Europa per il timore di nuovi attentati. Eccezion fatta per la Polonia, dove continueranno i viaggi degli studenti ai lager dove si consumò lo sterminio degli ebrei.

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