La compagnia Transavia ha "bandito" a vita quattro passeggeri, che ora rischiano anche di dover pagare i costi dell'imprevisto
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Un aereo partito da Dubai e diretto ad Amsterdam è stato costretto a un atterraggio d'emergenza a Vienna a causa di una rissa scoppiata a bordo. Il motivo del litigio? L'eccessiva flatulenza di un passeggero che, nonostante le ripetute lamentele da parte dei vicini di posto, ha continuato a infastidirli. Dopo aver inutilmente tentato di sedare la lite, il pilota si è visto costretto ad atterrare in Austria facendo intervenire la polizia.
Dopo l'atterraggio dell'aereo della compagnia olandese Transavia, gli agenti hanno prelevato quattro passeggeri presunti responsabili della rissa: si tratta di due uomini e due donne, che sono successivamente stati rilasciati senza alcuna accusa formale a loro carico. La società ha tuttavia deciso di vietare ai protagonisti della vicenda di viaggiare ancora a bordo dei suoi aerei. In un comunicato, la compagnia ha quindi spiegato che il comportamento dell'equipaggio, doverosamente intervenuto in una situazione che "ha messo a rischio la sicurezza del volo", è stato ineccepibile.
I quattro passeggeri rischiano invece di dover coprire i costi che la compagnia aerea ha dovuto sostenere per lo scalo imprevisto a Vienna. Dal canto loro le due donne "bandite" dalla Transavia affermano di essere estranee alla lite: "Non abbiamo fatto nulla – ha spiegato al De Telegraaf Nora Lachhab, studentessa 25enne -. La nostra sfortuna è stata quella di essere sedute vicino a quei ragazzi, che non conoscevamo neppure". Per la giovane, di origini marocchine, "l'esperienza è stata umiliante e lo staff di Transavia si è comportato in modo provocatorio, agitando ancora di più le acque".