PARLA IL PREMIER BRITANNICO

Gb: Ue cerca accordo, Renzi ci crede meno Migranti, Vienna isolata al vertice

Dura presa di posizione del premier britannico sul Brexit. Esplode il caso del numero limite di migranti in Austria, con Vienna che ribadisce: "Quel tetto resta". Renzi ai Paesi dell'Est: "Niente fondi a chi non è solidale"

19 Feb 2016 - 06:17

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"Combatterò per la Gran Bretagna" e "non accetterò un accordo che non risponde a quello di cui abbiamo bisogno". Lo ha detto David Cameron, intervenendo al vertice del Consiglio europeo sul caso Brexit. "Abbiamo un lavoro importante da fare e sarà duro", ha aggiunto. Uscendo da sei ore di summit Matteo Renzi sulla brexit ha detto di essere "meno ottimista". Bruxelles a Vienna: illegale il tetto ai migranti. La risposta: il tetto resta.

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Ue a Vienna: "Illegale tetto al numero profughi" - Intanto, è arrivata da Bruxelles una lettera all'Austria, che vorrebbe imporre un tetto sull'accoglienza dei richiedenti asilo. Tale intenzione "sarebbe chiaramente incompatibile con gli obblighi rispetto alle leggi Ue e internazionali" secondo quanto scrive a Vienna il commissario Ue Dimitris Avramopoulos, rivolgendosi al ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl Leitner. Avramopoulos boccia anche le quote pensate per i richiedenti in transito e "sollecita a riconsiderare le misure unilaterali proposte".

Vienna: "Il tetto limite resta" - Secca la replica del cancelliere austriaco Werner Faymann, che ha confermato che il suo Paese non cambia la posizione sul tetto limite per i profughi. "Dal punto di vista politico - ha dichiarato a margine del vertice - è impensabile che l'Austria accolga tutti i richiedenti asilo dell'Europa". Faymann ha poi sottolineato che la questione di diritto dovrà essere affrontata dai giuristi.

Renzi: "Non si può chiudere il Brennero" - Sulla vicenda è intervenuto poi il premier Matteo Renzi, dicendo: "Mi rendo conto che la situazione in Austria è comprensibilmente molto difficile. C'è un problema. Ma non possiamo pensare di chiudere il Brennero che è uno dei passaggi simbolici dell'Europa".

"Ottimista su Londra" - E sul capitolo Londra: "Sono abbastanza ottimista che ci sarà un accordo in grado di portare Cameron ad affrontare e ci auguriamo a vincere il referendum".

Juncker: "Fiducioso nell'intesa con Londra" - Se il Regno Unito lascia intendere chiaramente di non voler cedere sulle sue richieste per evitare il Brexit, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker dice di essere "abbastanza fiducioso che ci sarà un accordo con la Gran Bretagna. Credo che il Paese avrà un ruolo collaborativo e costruttivo all'interno dell'Unione".

Cameron: "Voglio l'accordo migliore" - Spiegando la sua posizione, il premier britannico precisa: "Se potrò ottenere un buon accordo lo prenderò. Con la buona volontà e il duro lavoro possiamo raggiungere un accordo migliore per noi".

Il punto relativo a Londra è in cima all'agenda del Consiglio europeo: il tentativo di trovare un'intesa su una serie di riforme che eviti il Brexit è l'obiettivo numero uno di questa due giorni.

Merkel: "Fare di tutto, ma a decidere è Londra" - Sulla vicenda è intervenuta anche Angela Merkel, che ha detto: "Ci sono ancora cose da risolvere ma complessivamente sto arrivando alla discussione con l'attitudine che vogliamo fare di tutto per creare condizioni tali che il Regno Unito possa restare nell'Ue. Dal punto di vista della Germania questo è importante, ma naturalmente dipenderà dai cittadini britannici decidere alla fine".

Hollande: "No al diritto di veto" - È necessario, ha detto il presidente francese Francois Hollande, che nel vertice Ue si raggiunga un accordo perché il Regno Unito resti nell'Unione europea, ma "nessun Paese deve avere diritto di veto, nessun Paese deve esimersi dalle regole comunitarie o dalle autorità comuni".

Tusk: "Negoziato molto difficile" - Vede una strada in salita il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk: "Come sapete siamo nel pieno di un negoziato ancora molto difficile e sensibile sulla questione britannica. Una sola cosa è chiara. Questo è un vertice 'o la va o la spacca', non ci sono dubbi".

Tsipras: "No all'Ue solo regole o 'à la carte'" - Amara la riflessione del premier greco Alexis Tsipras: "La Ue non può essere solo regole per alcuni e 'a la carte' per altri". Tsipras ha spiegato che "è un momento critico perché abbiamo tre crisi in parallelo, quella finanziaria, che c'è ancora, quella di sicurezza, e quella dei rifugiati. Quindi dobbiamo restare uniti e solidali, in tutte e tre le crisi. La soluzione non è costruire muri, non è il razzismo o la xenofobia".

Schulz a Gb: "Ue forte solo unita" - "È facile per me rispondere alla domanda di cosa direi agli inglesi. In un mondo che va verso cambiamenti fondamentali, dobbiamo chiederci dove sarebbe senza l'Ue. Uniti siamo forti, divisi siamo deboli". Lo ha detto il presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, parlando del referendum britannico su Brexit. "L'Europa conta unita - ha aggiunto -. Nessun Paese singolarmente può affrontare le sfide del presente", terrorismo, migranti, evasione fiscale.

Chiusa prima discussione Brexit, tema migranti a cena leader - Dopo il primo giro di tavolo dedicato alla esposizione dei punti di vista sulla Brexit, durato oltre tre ore e mezza, i leader hanno cenato a porte chiuse dedicando la discussione ai temi della crisi dei migranti e rifugiati. Dopo la cena nuovo bilaterale tra il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, il premier britannico David Cameron. Sul testo del possibile accordo (attualmente composto da una "Decisione" principale affiancata da altre cinque "Dichiarazioni") hanno lavorato tutta la notte gli sherpa, affiancati da un team di esperti giuridici, per stilare un testo finale "legalmente vincolante".

Austria isolata al vertice Ue - Forti tensioni alla cena del summit dedicata alla crisi dei profughi. Le decisioni austriache hanno infiammato il dibattito e il Paese si sarebbe trovato isolato davanti alle critiche dei leader degli altri Stati che hanno dimostrato disappunto nei confronti delle misure di Vienna, in particolare sui tetti per accoglienza e transito giornalieri di richiedenti asilo.

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