Gerusalemme, attacco durante il Gay Pride: sei accoltellati tra manifestanti e agenti
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Fermato dalla polizia un ebreo ortodosso, tra le vittime anche due agenti
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Quattro partecipanti alla parata del Gay Pride di Gerusalemme e due agenti sono stati feriti da un uomo armato di coltello poi fermato dalla polizia. L'assalitore è un ebreo ortodosso, Yishai Shlissel, già noto alle forze dell'ordine per avere compiuto un simile attacco nel 2005. Due dei feriti sono in condizioni gravi. L'attacco è avvenuto nella via Keren ha-Yesod, non lontano dalla residenza del premier israeliano Benjamin Netanyahu.
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L'ebreo ortodosso arrestato "è già noto alla polizia", ha detto in una conferenza stampa il capo della polizia di Gerusalemme, riferendosi a Yishai Schlissel, l'assalitore del Gay Pride nel 2005. Schlissel era stato rilasciato tre settimane fa dopo una condanna a 12 anni di carcere, ha detto un portavoce della polizia israeliana alla Bbc.
Sulla stampa ortodossa la manifestazione era stata bollata come "la marcia disgustosa". Ma i rabbini avevano detto di ignorarla "per non esporre i timorati a quel genere di degrado". L'attacco al Gay Pride appare dunque come l'iniziativa autonoma di singoli zeloti.
Netanyahu condanna episodio - L'attacco al Gay Pride di Gerusalemme ''è un evento molto grave. I responsabili saranno puniti con rigore''. Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu, che aggiunge:''Le libere scelte di ciascun individuo sono uno dei valori base in Israele. Dobbiamo far sì che tutti in Israele possano vivere in piena sicurezza, quali che siano le loro scelte''.